Migliora leggibilitàStampa
28 Maggio 2013 ,

Little Tony Rock’n’roll all’italiana

1941-2013

littletonyEd anche il ragazzo col ciuffo ci ha lasciato. Antonio Ciacci da Tivoli, classe 1941, è morto la sera del 27 maggio 2013 stroncato da un cancro ai polmoni. Col nome di Little Tony, omaggio a Little Richard, dominò con Bobby Solo, Adriano Celentano e i ragazzacci terribili Jannacci/Gaber, la magica, ingenua e pioneristica stagione del rock'n'roll all'italiana. Figlio e nipote d'arte, inizia a cantare nelle balere degli anni Cinquanta con i fratelli Enrico (grandissimo chitarrista rock'n'roll che gli resterà accanto per tutta la vita) e Alberto (bassista). Quando durante una festa di nozze in un ristorante, un gruppo di turisti americani invoca a gran voce un pò di ritmo ed energia oltre alle melodie napoletane che il padre stava cantando, Antonio, folgorato appena tredicenne sulla via del rock dall'ascolto di Bill Haley, si lancia nell'esecuzione dei grandi successi dei sui idoli d'Oltreoceano senza conoscere una sola parola d'inglese.

 

Il successo fu straordinario, ma la svolta arriva nel 1958 quando un manager inglese lo nota durante un'esibizione a Milano e lo convince a trasferirsi in Inghilterra dove incide come LITTLE TONY AND HIS BROTHERS classici come Lucille e Johnny B. Goode. Il ritorno in Italia coincide con la partecipazione al Festival di Sanremo del 1961 che vede 24mila baci conquistare, in coppia con Celentano, il secondo posto e divenire unLITTLE TONY & HIS BROTHERS successo epocale. Da allora un crescendo: Il ragazzo col ciuffo, So che mi ami ancora, T'amo e t'amerò, Un uomo piange solo per amore, Quando vedrai la mia ragazza. E poi l'esperienza d'attore nei "musicarelli", filmetti nati per promuovere hit e idoli del momento; nessuna pretesa artistica, ma destinati col passare del tempo a diventare testimonianze storiche fondamentali del costume e dei sogni dell'Italia di allora. Il 1965 lo vede  trionfare al Cantagiro con Riderà. Nuovo trionfo nel 1966 con Cuore matto. Al Festival di Sanremo del 1970 La spada nel cuore si classifica quinta, ma godrà di un incredibile successo, l'ultimo.

 

I tempi stanno cambiando, gli anni Settanta cercano nuovi eroi e tristemente Little Tony, come altri della sua generazione, imbocca il viale del tramonto per poi riproporsi in varie operazioni-nostalgia. Con Elvis nel cuore, nell'ugola e nelle frange dei vestiti di scena e sempre accompagnato dalla scintillante Telecaster del fratello Enrico, il Piccolo Antonio attraversa il decennio di plastica e i due successivi accettando le regole dell'Amarcord nazional-popolare pur di potersi lanciare ancora una volta in trascinanti versioni di Blue little tonysuede shoes, Love me tender, Rock around the clock o Johnny B. Goode. Nel 2006, durante un concerto in Canada, fu colpito da infarto, ma neanche il suo cuore, ora matto per davvero, lo fermò e fin quando il tumore gliel'ha consentito ha continuato a rockare e rollare con la passione di quel ragazzino di Tivoli  che sognava di essere Elvis. Ed in fondo per molti, caro Little Tony, tu lo sei diventato un piccolo Elvis. Ciao Little... ci mancherai.


Maurizio Galasso

Video

Inizio pagina