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10 Agosto 2012

Vintage Rock: Juicy Lucy Gli alfieri del Progressive Rock Blues ’70 britannico


Glenn Ross Campbell e la genesi dei Juicy Lucy

juicy lucy.whodoyoulove45giriUn' altra delle mie rock blues band preferite, protagonista nella Milano dei primissimi anni 70 di un concerto (credo nel 1971) al Teatro Lirico, che lasciò un ricordo indelebile tra i giovani presenti in sala: purtroppo non c’ero, ma testimoni mi raccontarono di un rock blues suonato con una grinta micidiale e una perizia strumentale visti in poche altre occasioni, che lasciarono il pubblico senza fiato! Partito dagli USA per fare esperienza e cercare fortuna nella Swinging London del 1966 con i Misunderstood (band psich/garage/blues, sponsorizzata da John Peel, con all’attivo molti 45 gg. e un paio di eccellenti album postumi anni 80, di cui ci siamo già occupati su Distorsioni.net), il chitarrista pedal-steel Glenn Ross Campbell si trasferì in GB alla metà dei sixties, ebbe quindi dei problemi con l’immigrazione per questioni inerenti il servizio militare e la guerra in Vietnam e dopo la chiusura definitiva della poco fortunata esperienza (almeno dal punto di vista commerciale) con i Misunderstood, formò un nuovo gruppo con il cantante di colore Ray Owen, il sassofonista  Chris Mercer (ex John Mayall Bluesbreakers), il chitarrista Neil Hubbard, il bassista Keith Ellis e il batterista Rod Coombes. La band composta da navigati esponenti del giro rock blues londinese, assunse il nome Juicy Lucy, ispirato ad un personaggio del racconto comico The Virgin Soldiers di Leslie Thomas e pubblicato in UK proprio nel 1966. Il gruppo si fece da subito un’ ottima fama come live band, protagonisti di un act selvaggio, dove la sapienza tecnica dei vari solisti era supportata da generose dosi di blues feeling e da una notevole aggressività.

 

"Juicy Lucy"

juicy lucy primo albumPresto iniziò il loro percorso discografico con il primo lp: “Juicy Lucy” (Vertigo 69), un eccellente esordio e un disco di rara potenza, registrato agli IBC Studios nel settembre del 1969, con la fantastica cover di Who Do You Love di Bo Diddley che entrerà  subito nella Top Twenty Hit nel 1970. Alcuni altri titoli: She’s Mine, Chicago North Western, Mississipi Woman, Train di Buddy Miles, una scatenata Nadine di Chuck Berry e la finale Are You Satisfied ?: il disco fu un successo, aiutato anche dalla curiosa cover sleeve con le foto della ballerina di burlesque Zelda Plum, nuda e ricoperta di frutta colorata e succosa; i buoni riscontri del disco li portò anche alla registrazione della loro Peel Session radiofonica il 4 novembre 1969. Dopo il primo lp la band subì alcuni cambi nella line-up: i principali furono l’arrivo del chitarrista Mickey Moody (ex dei Tramline) e del vocalist Paul Williams (ex John Mayall Bluesbrakers e Zoot Money Big Roll Band).

 

"Lie Back And Enjoy It”

In seguito registrarono il secondo lp: “Lie Back And Enjoy It” (Vertigo 70, 53° posto in UK album charts), un altro lavoro notevole prodotto da Gerry Bron e Nigel Thomas, sempre su canoni rock blues, ma più virato verso la soul music, la pedal steel di G.R. Campbell sempre protagonista con i suoi suoni lancinanti, a rivaleggiare con il sax di Mercer e la Juicy Lucylead guitar di Moody, la sezione ritmica tostissima e la grande voce bluesy di Williams a fare da filo conduttore. In apertura Built For Comfort di Willie Dixon e in chiusura una micidiale Willie The Pimp  a rinverdire recenti glorie zappiano/beefhartiane dal capolavoro “Hot Rats”, poi Changed My Mind, Pretty Woman, Whiskey In My Jar e Thinking In My Life a testimoniare le buone doti come songwriter di Paul Williams: un altro grande disco, senz’altro troppo sottovalutato all’epoca. Nel maggio 1970 suonarono al New Musical Express poll winners concert e nell’agosto del 71 furono tra i protagonisti del Weeley Festival con Colosseum, T Rex, The Faces, Groundhogs e molti altri big del rock made in UK; furono tra i gruppi più popolari nelle notti rock della Londra primi anni 70 in molte famose venues come la Roundhouse, lo Speakeasy, il Klooks Kleek, lo UFO Club e la prestigiosa Royal Albert Hall. 

 

“Get A Whiff A This” - "Pieces"

Nel 71 arrivò il terzo disco: “Get A Whiff A This” (Bronze 71), nella line up la new entry del bassista Jim Leverton, il disco alternò cover come Midnight Rider degli Allmann Bros., Mr.Skin degli Spirit e Harvest di Bobby Darin a brani della coppia Williams/Moody e pur non raggiungendo la travolgente aggressività dei primi due album, fu un buon disco con un sound molto, molto yankee. A chiudere il periodo storico dei Juicy Lucy, il loro ultimo lavoro: “Pieces” (Polydor 72) con alla batteria l’ex Blodwin Pig, Ron Berg e guest Ianjuicygetawhiff McLagan dei Faces e il tastierista Mike Weaver (ex Winder K.Frog): fu un disco minore, che testimoniò la oramai scarsa vena compositiva dei leader Campbell, Williams e Moody e segnò lo split definitivo della band. G.R.Campbell suonò poi con la Dirty Blues Band dell’armonicista Rod Piazza, con Sammy Hagar e con Joe Cocker con cui fece alcuni tour USA, vive ora in Nuova Zelanda; Mickey Moody andò a raccogliere buoni successi prima con gli Snafu e poi con i Whitesnake ed è tutt’ora un protagonista della scena blues made in UK; Paul Williams nel 1973 registrò un magnifico disco acustico omaggio al blues di Robert Johnson (un piccolo capolavoro tardivo del British Blues) e cantò con i Tempest di Jon Hiseman; Ray Owen formò i Moon con cui registrò  l’omonimo, ottimo, disco di hard rock e partecipò al Festival dell’isola di Wight.

 

I primi tre  dischi dei Juicy Lucy sono veramente notevoli per originalità, blues feeling e grinta, da inserire tra il meglio del progressive rock blues tipico dell’epoca, ma la dimensione live era quella a loro più congeniale, purtroppo non ci sono testimonianze ufficiali dei loro concerti …bootleg ? Francamente non ne sono a conoscenza. Senz’altro il sound della pedal steel guitar di Campbell caratterizzò e rese originale il loro mood, la juicy-lucypedal steel è uno strumento inusuale nel blues e nel rock, tipico invece della country music, sia quella tradizionale di Nashville che quella alternativa dei cosiddetti Outlaws. Tutti in cd-r Repertoire i loro lp originali, c’è anche una bella antologia: “Who Do You Love” (Sequel 90) e primi due lp sono stati ristampati in un solo cd dalla BGO nel 1995. Reunion negli anni 90 con due cd, “Blue Thunder” e “Here She Comes Again”. Sono tuttora attivi con il solo Ray Owen della line-up originale, nel 2006 un nuovo cd: “Do That And You’ll Lose It” e molte live gigs in giro per la Gran Bretagna, anche oggi nel 2012, con Mr.Fish alla chitarra e ancora Ray Owen alla lead vocal.

 

Guido Sfondrini

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