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18 Novembre 2012

Gentle Giant Gentili Geniali Giganti di Eclettismo Progressive

1970-2012 - Vertigo, Chrysalis, Glass House, Alucard

gentle giant

 

GENTLE GIANT: L'INVENZIONE DEI FRATELLI SHULMAN 

 

La storia  prende il via alla fine degli anni ' 60, quando il gruppo, che a quei tempi si esibiva ancora con il nome di Simon Dupree and the Big Sound pubblica 9 singoli ed un album per la Parlophone, che non ottengono particolari riconoscimenti e finiscono col passare inosservati. Il 1970 vede la band fregiarsi del nome che porterà per i successivi dieci anni. Sono nati i GENTLE GIANT, un contratto con la Vertigo da l'opportunità, a sei musicisti di belle speranze, di registrare un album. Il 33 giri esce portando in copertina il solo nome del gruppo, la cover è splendida e raffigura un "gigante gentile", con due occhi profondi che emanano simpatia, che tiene nelle mani i componenti della formazione. I fratelli Shulman (Derek, Raymond e Philip) costituiscono l'ossatura dei Gentle Giant, completano l'organico il chitarrista Gary Green, il tastierista Kerry Minnear ed il batterista Martin Smith. Ma siamo in presenza di un gruppo in cui tutti i componenti suonano più di uno strumento, contribuendo pure alla realizzazione di incredibili armonizzazioni vocali.

 

 

I CAPOLAVORI DEI PRIMI ‘70

 

Il primo e omonimo lavoro (“Gentle Giant”  Vertigo 1970), come sottolineato da molti (tranne la stampa inglese, che ha sempre detestato la formazione) è uno straordinario affresco, un esordio di rara bellezza e maturità, in cui si passa con disinvoltura da ungentlegiant genere all'altro, dal folk al blues, da echi rinascimentali a partiture quasi classiche, dal jazz al pop, fino ad arrivare a suoni più sanguigni, più rock. Nei primi tre anni dal 1970 al 1972 la formazione rimane invariata, i sei musicisti pubblicano in poco tempo anche "Acquiring The Taste" (Vertigo 1971) e "Three Friends" (Vertigo 1972), due opere estremamente originali, che continuano la ricerca intrapresa fin dal principio. Come nel caso dei Van Der Graaf Generator e dei Genesis, i Gentle Giant vengono scoperti e valorizzati dal pubblico europeo e più specificatamente da quello italiano, mentre non sembrano raccogliere favori in patria. 

 

Vengono a suonare in Italia, come supporter ai più quotati Jethro Tull e a Roma: narrano i presenti che ottengono maggiori consensi della band di Ian Anderson al punto che dopo il breve concerto di Derek Shulman & colleghi, molta gente si alza e abbandona il Palasport. Chiaramente l'anno successivo, i Jethro Tull tornano senza gruppo spalla. I loro concerti sono la cartina al tornasole dell'incredibile eclettismo artistico su accennato. Sul palco i fratelli Shulman sono abilissimi: riescono a riprodurre con consumata abilità le gentle-giant-octopusarmonizzazioni vocali in studio, si scambiano strumenti con grande disinvoltura, flauti, saxes, percussioni e quant'altro approntando una complicata circolarità timbrica, vocale ed armonica. Nel terzo album "Three Friends"  Malcolm Mortimer subentra come batterista a Martin Smith. Il successivo lavoro "Octopus"  (Vertigo 1972) fa registrare l'ennesimo cambio di batterista, con John Weathers (precedentemente con Joe Cocker) al posto di Malcolm Mortimer, che lascia per motivi di salute. Per l'ultima volta è della partita Phil Shulman, che abbandona di li’ a poco.

 

Con un organico di cinque elementi ed una formazione ormai stabile i Gentle Giant, che nel frattempo erano riusciti a convincere anche personaggi del calibro di Keith Emerson (il Re dei tastieristi dichiarò di apprezzare molto Octopus), producono tre lavori di grande spessore artistico "In A Glass House" (WWA 1973), "The Power and the Glory" (WWA 1974) e "Free Hand" (Chrysalis 1975) ma di scarso successo. "In A Glass House" in particolare rappresenta una sorta di summa di tutte le intuizioni e le innovazioni partorite nei quattro album precedenti, innalzando il genere progressive a spettacolari picchi creativi: è il trionfo ancora una volta di un polistrumentismo ispirato che siin a glass house gentle giant esprime attraverso sequenze sonore ad incastro sempre sorprendenti, mai scontate, di una tensione personalissima tra distensione melodica ed impetuosi sussulti hard rock. I fratelli Shulman, Minnear e Green sono veri e propri maestri di inusitata originalità compositiva: In A Glass House è il loro capolavoro definitivo degli anni '70, non ne raggiungeranno mai più gli apici artistici: lo eseguiranno per intero live anche in Italia dove torneranno per un nuovo tour che toccherà anche il Sud (Bari) con gruppo spalla gli Acquafragile di Bernardo Lanzetti.

 

 

IL DECLINO – LO SCIOGLIMENTO

 

Il gruppo, contrariamente ai Genesis e ad altre formazioni dell'epoca, non sembra intenzionato a fare compromessi di sorta e continua a seguire la propria ispirazione, producendo musica difficile ma decisamente di alto livello. Siamo ormai nel 1976, la Vertigo pubblica "Giant Steps...The First Five Years" ma la band ha ormai lasciato l’etichetta, ed il successivo album "Interview" (1976) viene pubblicato dalla Chrysalis. L'ottavo lavoro in studio contiene ancora qualche spunto degno di nota, ma si comincia ad avvertire  un po' di stanchezza, gli equilibri in seno alla band vanno cambiando. In autunno parte il tour europeo da cui viene tratto "Playing the Fool" (Chrysalis 1977), realizzato in tutta fretta per contrastare le vendite di un omonimo bootleg. E' l'ultima occasione per ascoltare il gruppo a livelli ancora elevati. E' il canto del cigno. Al live - album fa seguito una trilogia che il gruppo realizza negli Stati Uniti, dove nel frattempo si è trasferito. Il tentativo è quello di ‘adeguare il suono ai tempi che cambiano', siamo in piena era punk e i dinosauri (per dirla alla Fripp) si stanno estinguendo.

 

Gentle_Giant_1974"The Missing Piece" (Chrysalis 1977) a cui fa seguito la seconda antologia della Vertigo "Pretensious", "Giant For A Day" (Chrysalis 1978) e "Civilian" (Columbia 1980) non aggiungono nulla a quanto già detto, anzi segnano un notevole calo di creatività ed il gruppo ormai incapace di seguire una direzione ben precisa si scioglie. Nel 1980 il "Gigante Gentile" cessa di esistere. A distanza di 14 anni, il gruppo autorizza ufficialmente la pubblicazione, da parte della BBC Enterprises Ltd, di una performance registrata il 5/1/1978 (il luogo è l'Hyppodrome, Golders Green). Il CD, intitolato "In Concert" (1994) immortala una splendida performance della band. E' solo l'inizio di una lunghissima serie di pubblicazioni d'archivio. La band non cede alle lusinghe e rifiuta di riunirsi.

 

L'unica possibilità di sentire nuovamente la musica del 'Gigante Gentile' dal vivo è fornita dai Rentle Giant, band formatasi nel 2008, che vede tra le sue fila il chitarrista Gary Green ed il batterista Malcom Mortimore (con i Gentle Giant nel solo “Three Friends” del 1972) e che debutta il 17 ottobre del 2008 al Coolham Village Hall di Coolham. Nel 2009 entra a far parte della formazione anche il tastierista Kerry Minnear e la band decide di cambiare il nome in Three Friends. Ma la cosa non va avanti per molto tempo; Minnear, forse richiamato da Derek Shulman, totalmente ostile ad ogni forma di reunion, decide di interrompere la collaborazione con gli altri due ex GG all'inizio di ottobre di quello stesso anno.

 

 

 

LIVE E RARITA’

 

GGboxLe occasioni per tornare ad ascoltare la musica della formazione non mancano, abbiamo già detto del live per la BBC; l'album è solo il primo capitolo, perchè verranno pubblicati ben 22 CD, in gran parte contenenti esibizioni dal vivo, ma anche demo, materiale solistico e rarità varie. A questi dobbiamo aggiungere 2 DVD (entrambi con CD allegato) “Gentle Giant – Giant on the Box” (Alucard 2004) e “Gentle Giant Sight & Sound In Concert & Other Antiquities” (Alucard 2006). Per quanto riguarda le pubblicazioni live, la lista è infinita: si parte col suddetto In Concert e si prosegue con “Out of the Woods – The BBC Sessions” (Band of Joy 1996), contenente sessions per la BBC registrate tra il 1970 ed il 1975, “The Last Steps” (Red Steel Music Production Ltd 1996), testimonianza dell'ultimo concerto in America della band al Roxy Theater di Los Angeles del 16 giugno 1980 (ripubblicata nel 2003, rimasterizzata e con la giusta scaletta di 15 brani e non 13, come indicato nella prima edizione).

 

Il box doppio “Under Construction” (Alucard 1997) contenente un CD di materiale completamente inedito ed un secondo di demo ed out-takes, il “Gentle Giant King Biscuit” (BMG 1998), tratto dal celebre programma radiofonico King Biscuit Flower Hour, con la registrazione del concerto all'Academy of Music di New York del 18 gennaio 1975, “Out of the Fire – The BBC Concerts” (Hux Records Ltd 1998) con le sessions per la radio inglese dell'8 dicembre del 1973 e del 21 gennaio  e 19 agosto del 1978. Poi ancora “Totally Out of the Woods” (Hux Records Ltd 2000), doppio CD che riprende quanto pubblicato nel 1996, con l'aggiunta di altri quattro brani provenienti da quelle stesse esibizioni per la BBC, “Gentle Giant Live in Rome 1974” (Glass House Records 2000), contenente la gentle giantregistrazione effettuata al PalaEur di Roma il 26 novembre del 1974, “In'terview in Concert” (Glass House Records 2000), relativo al concerto del 7 marzo 1976 al Hgrpstem di New York, “In a Palasport House”  (Glass House Records 2000) con 7 brani registrati al Palasport di Torino nel gennaio 1973 ed i due rimanenti provenienti da “In Concert TV Show”. Il tentativo è di contrastare la contemporanea pubblicazione di  CD bootlegs contenenti lo stesso materiale; vengono così pubblicati altri titoli a partire da “Experience” (Disky Communications Europe 2001), album che non contiene informazioni nel booklet, ma che è con ogni probabilità una nuova versione del King Biscuit, con un ordine diverso di esecuzione dei brani.

 

“Endless Life” (Glass House 2002), doppio album con brani tratti dal concerto al White Plains Music Hall di New York del 3 ottobre 1975 ed i rimanenti catturati sempre dal vivo al Community Theatre di Berkeley, CA il 28 ottobre del 1975, segue un altro doppio CD, “Artistically Cryme” (Glass House 2003) con il Live at Olympen Sparta, Lund, Sweden del 19 settembre 1976. A seguire “The Missing Face” (Glass House 2003) con il concerto al Ballroom di Cleveland, OH del novembre 1977, “Prologue” (Glass House 2003), doppio CD parzialmente registrato a Munster, in Germania il 5 aprile del 1974 al quale sono stati aggiunti 4 brani provenienti dall'esibizione allo Spectrum di Philadelphia del 10 ottobre del 1975, “Playing the Cleveland” (Glass House 2003), con brani provenienti dalla data del 27 gennaio 1975 all’Agora Ballroom di Cleveland e da quella del 5 novembre 1975 (secondo show) all’Academy di New York.  Nel corso dell'anno successivo la EMI pubblica “Simon Dupree and the Big Sound – Part of my Past – The Simon Dupree and the Simon Dupree And The Big Sound - Part Of My Past F1Big Sound Anthology” (EMI 2004), un doppio CD che permette il recupero di tutto ciò che riguarda la band che i fratelli Shulman avevano formato prima di proseguire la carriera come Gentle Giant.

 

Sempre nel 2004 viene immesso sul mercato un box, contenente 3 CD ed un Data Disc; il vero Graal per tutti i sostenitori dei Gentle Giant. “Scraping the Barrel” (Alucard 2004), contiene più di 12 ore di musica, con mix alternativi di brani, demo, registrazioni dal vivo, prove, studi di arrangiamenti e brani solistici. Una meraviglia che costituisce, a tutt'oggi, forse la più preziosa pubblicazione della band. Chiudono questa serie infinita di pubblicazioni di archivio “Live in New York 1975” (Glass House 2005) altra registrazione con qualche brano in più del concerto al White Plains Music Hall, New York, “Live in Santa Monica 1975” (Glass House 2005), registrazione proveniente dal bootleg “Santa Monica Freeway”, che riportava la data del 1 gennaio 1975, ma che è invece relativo alle session di registrazione al Capitol Studio del 13 febbraio 1975, più due brani presi dalla data all’Electric Ballroom di Dallas del 19 marzo 1977, “Live in Stockholm '75” (Major League Productions Ltd 2009), nessuna data indicata, ma dovrebbe essere relativa al concerto del 27 novembre 1975 a Stoccolma e, infine, “King Alfred's College Winchester 1971”gentle-giant-scraping-the-barrel (Alucard Publishing Ltd 2009), una delle prime esibizioni dei Gentle Giant, della quale però non si hanno altre informazioni, se non quella dell’anno in cui il concerto fu effettuato.

 

Per dovere di completezza va detto, inoltre, che sono state pubblicate anche versioni rimasterizzate di gran parte degli album da studio. Chi volesse approfondire ulteriormente può consultare il sito web blazemonger.com/GG/Gentle_Giant. Segnalo infine il bellissimo libro: “Gentle Giant – I giganti del Prog-Rock”, scritto da Antonio Apuzzo e pubblicato da Stampa Alternativa nel 2010 (in allegato è incluso un CD degli Ibrido Hot Six che suonano l’intero “Acquiring the Taste”), in cui viene analizzato tutto il percorso artistico della band album per album con un’attenzione particolare all’aspetto prettamente musicale, agli arrangiamenti e a tutto ciò che la band fu in grado di proporre attraverso gli 11 titoli pubblicati tra il 1970 ed il 1980, anno in cui la band preferì chiudere definitivamente la propria carriera.

 

 

DISCOGRAFIA GENTLE GIANT 1970 - 2012

 

ALBUM UFFICIALI

Gentle Giant (Vertigo, 1970)

Acquiring the Taste (Vertigo, 1971)GentleGiantThreeFriends

Three Friends (Vertigo, 1972)

Octopus (Vertigo, 1972)

In a Glass House (WWA, 1973)

The Power and the Glory (WWA, 1974)

Free Hand (Chrysalis, 1975)

Interview (Chrysalis, 1976)

Playing the Fool (Chrysalis, 1977)

The Missing Piece (Chrysalis,1977)

Giant for a Day (Chrysalis, 1978)

Civilian (Columbia, 1980)

 

LIVE E RARITA'

Gentle Giant in Concert (BBC Enterprises Ltd, 1994)

Out of the Woods – The BBC Sessions (Band of Joy, 1996)

The Last Steps (Red Steel Music Production Ltd, 1996)

Under Construction (Alucard, 1997)

Gentle Giant King Biscuit (BMG, 1998)

Out of the Fire: The BBC Concerts (Hux Records Ltd, 1998)

Totally Out of the Woods: The BBC Sessions (Hux Records Ltd, 2000)gentlegiantFreehandcover

Gentle Giant Live in Rome 1974 (Glass House Records, 2000)

In’terview in Concert (Glass House Records, 2000)

In a Palasport House (Glass House Records, 2000)

Experience (Disky Communications Europe, 2001)

Endless Life (Glass House, 2002)

Artistically Cryme (Glass House, 2003)

The Missing Face (Glass House, 2003)

Prologue (Glass House, 2003)

Playing the Cleveland (Glass House, 2003)

Simon Dupree and the Big Sound – Part of my Past – The Simon Dupree and the Big Sound Anthology” (EMI, 2004)

Scraping the Barrel (Alucard, 2004)

Live in New York 1975 (Glass House, 2005)

Live in Santa Monica 1975 (Glass House, 2005)

Live in Stockholm '75 (Major League Productions Ltd, 2009)

King Alfred's College Winchester 1971 (Alucard Publishing Ltd, 2009)

 

Marco Leodori

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