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13 Marzo 2015 ,

Gianni Venturi-Giacomo Marighelli (Vuoto pneumatico) VUOTO PNEUMATICO

2014 - Uscita: 17 Ottobre - Ma.Ra.Cash Records

 Italia

 

Vuoto Pneumatico CoverImprovvisazione musicale e poesia, battiti elettronici e campane tibetane. Suoni e rumori. Sono questi gli elementi caratterizzanti l'opera prima del duo artistico Gianni Venturi e Giacomo Marighelli intitolata “Vuoto pneumatico”, trasposizione su album della loro recente esperienza sul palcoscenico ispirata al soggetto omonimo ideato dalla compagnia Teatroscienza. Lunghe declamazioni rabbiose ed impulsive vengono armonizzate da sonorità spesso ossessive regalando all'ascoltatore di turno emozioni sospese tra la passione e l'angoscia, ricordando sotto alcuni aspetti le oscure recitazioni del “Concerto delle menti”, progetto del 1973 dai tratti jazz-prog dei Pholas Dactylus o se vogliamo di alcuni capitoli dei C.S.I.. Venturi e Marighelli vantano già numerose esperienze all'interno di quello che è lo scenario dell'avanguardia made in Italy. Gianni è un artista completo: scrittore, pittore, ricercatore di nuove sonorità oltre che sperimentatore della voce, è il front-man degli Altare Tothemico, band progressive molto apprezzata all'estero. Dal canto suo Giacomo, cantautore ferrarese, ha all'attivo tre album firmati con lo pseudonimo di Margaret Lee, lavori indie rock che hanno raccolto decise critiche positive. La simbiosi scaturita dal loro incontro ha senz'altro amplificato, miscelandole, le singole potenzialità artistiche e creative.

 

Vuoto pneumatico si compone di tredici tracce, oltre sessanta minuti all'interno dei quali si alternano le poesie scritte da Venturi e le musiche, nonché i rumori ed il trapano elettrico, come evidenziato dalle note di copertina composte da Marighelli. Collaborano alla download3registrazione Moreau (pseudonimo di Eugenio Squarcia dei Teatroscienza, autore anche della particolare copertina raffigurante un sorridente clown in bianco e nero), Friedrich Cané, Mario Montalbano e Federico Viola. La recitazione affannata della title track d'apertura - unico episodio lirico dell'opera partorito da Marighelli - lascia da subito presagire le atmosfere ansiogene e disturbate dell'album. Venturi fa il suo ingresso in Fiore uterino, inno alla donna e alla sua natura, e lo fa recitando sopra un malinconico tappetto di accordi distorti e di riverberi dilatati che caratterizzano anche la successiva Aaaah. La notte si sviluppa dentro un serrato crescendo dettato dagli incalzanti giri della chitarra acustica così come i tenebrosi toni di Ventose vie si adagiano da prima su una partitura sostenuta della sei corde per poi sfociare in una seconda parte dominata da vibrazioni più ordinate e distese. I due minuti di Intermezzo con il loro volteggiare da soundtrack western anni settanta chiudono virtualmente il primo tempo del lavoro.

 

Polline di sogno con i suo connotati dal sapore psichedelico è la traccia che forse più si avvicina alla forma-canzone ed anticipa la poesia lamentosa e sinistra  A tutte le madri. Numeri primi vive di un personale battito elettronico immerso in una dimensione interiore quasi mantrica mentre è un dondolare di corde rock l'anima di Buon Natale. Pressanti vuoto-pneumaticocolpi di basso segnano Perso nella danza, così come Buio asmatico si distingue per il suo incedere dal gusto liturgico riportando alla memoria le interpretazioni del miglior Lindo Ferretti. Violoncelli pizzicati si contrappongono a sibili e ronzii nel brano di chiusura La Rete sfumando lentamente verso un degno epilogo. E' indubbiamente la somma delle qualità artistiche dei due musicisti a determinare la buona riuscita di questo ambizioso ed originale progetto in stile poetry-rock. Non è stata un'operazione semplice quella di trasportare le emozioni di uno spettacolo teatrale dalle tavole di un palco ai mixer di una sala di registrazione, senza diminuirne il pathos che le domina. In un itinerario fatto di tematiche forti e suoni oscuri, il viaggio all'interno di questo Vuoto Pneumatico risulta decisamente interessante ed accattivante. Un prodotto di alta avanguardia, molto attuale, che non deve passare assolutamente inosservato. 

Voto: 7/10
Alessandro Freschi

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