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7 Dicembre 2012

Pasquale Innarella Quartet UOMINI DI TERRA

2012 - Terre Sommerse

pasquale innarellaTerra, lavoro, diritti. Rivendicazioni oggi forse dannatamente lontane, in un momento di crisi economica e culturale in cui l'esercizio della memoria troppo spesso non riesce ad andare oltre le pareti di un acquario nel quale sembriamo immersi. Quel poco di diritti di cui riusciamo ancora a godere, e che pezzo a pezzo ci stiamo lasciando progressivamente 'scippare' dalle mani, lo si deve innanzitutto a quelle dure lotte politiche e sindacali intraprese appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale da coloro che provenivano, quasi sempre, direttamente dalle fila della resistenza partigiana. Ed è alla memoria dei sindacalisti Giuseppe Di Vittorio e Placido Rizzotto, nonchè a quella del poeta Pasquale Stiso, ed alla loro umile ma fiera provenienza contadina e meridionale che questo ultimo lavoro del sassofonista Pasquale Innarella è dedicato.

 

In "Uomini di Terra" il quartetto capitanato dal sassofonista irpino, composto da Francesco Lo Cascio (vibrafono e percussioni), Pino Sallusti (contrabbasso) e Roberto Altamura (batteria), attinge apertamente alla tradizione folklorica del nostro sud, come nel caso della tammurriata contenuta in Donne delle Tembe, ed alla melodia italiana, ben rappresentata dalla rivisitazione di Non è l'amore che va via di Vinicio Capossela. Elementi questi che vanno ad intrecciarsi assieme ad un tessuto musicale dalle trame bop, swing e free, mentre alcuni riferimenti sembrano ricondurre a colossi come Sonny Rollins e John Coltrane, ma anche all'Art Ensemble of Chicago e, non ultimo, a Mario Schiano. Tra i momenti più avvincenti, da segnalare l'esplicito omaggio di Flowers for Rocco Scotellaro e Terra Selvatica, brani ostinati e tesi, nati dallo stesso spunto tematico sviluppato da Innarella prima con il sax tenore e poi col soprano. In ultima battuta, il vivace blues di Blued, caratterizzato da brevi derive free ma anche da accenni al rhythm & blues, chiude questo disco appassionato che riflette ottimamente l'impegno sociale di Pasquale Innarella. Buon ascolto.

 

 

Aldo De Sanctis

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