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13 Maggio 2013 , ,

3quietmen THE QUIET REVOLUTION

Uscita: 21 Dicembre 2012 - New Model Label/Controrecords

3quietmenUn trio composto da tromba, basso e batteria non può che produrre suoni fuori dal comune. È quello che infatti succede con Ramon Moro (tromba, flicorno, effetti), Federico Marchesano (basso, effetti) e Dario Bruna (batteria, percussioni, marimba), tre musicisti che a dispetto del nome scelto per la loro formazione, di “quieto” hanno assai poco. Non sono alle prime armi, i “tre uomini tranquilli”, infatti calcano le scene con il loro prodotto sperimentale e raffinato dal 1999, partendo da Torino, attraverso il festival jazz di Magdeburgo per spingersi valorosamente fino in Cina e trovando il tempo per produrre un altro disco in questa formazione (“Trump Drum’n’Bass”, 2005) e due con l’ottimo pianista Stefano Battaglia (“Bartokosmos”, 2008 e “Perla”, in arrivo). La non convenzionalità dell’operazione è attestata, fin dal primo pezzo, dal suono filtrato della tromba e del flicorno di Ramon Moro, quasi sempre più simile a quello di una tastiera elettronica che a quello dello strumento originale.

 

Quello che fuoriesce dal lettore CD è un suono oscuro, atmosferico, a cavallo tra sperimentazione, jazz, progressive, con qualche pennellata di new wave elettronica.Tra i dodici pezzi, è notevole la marziale traccia omonima, che sonorizza un video surreale girato in un parco di Torino, ricavato in una zona industriale dismessa, di cui vengono conservate le scheletriche vestigia. Molto appropriato. Citazione d’obbligo per Hairless Heart, una cover da “The Lamb Lies Down On Broadway” dei Genesis, scorticata degli orpelli progressive, poi spiccano …Then I Smile, in bilico tra sonorità vicine a certo jazz-3rock anni ’70 ed echi new wave, Crash e Twice The Future, con le loro sincopi ritmiche, la seconda con un piglio un po’ davisiano, l’oscura, lenta Mi Troverai, la lunga, complessa Danzando Nel Buio, in cui la tromba ritrova per qualche battuta il suo suono naturale e risuona qualche eco degli ultimi King Crimson. In definitiva, un disco non facile, ma di notevole qualità, che premierà l’impegno di chi gli dedicherà un ascolto attento. Complimenti.

   

Voto: 7/10
Luca Sanna

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