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16 Giugno 2015 ,

Ought MORE THAN ANY OTHER DAY

2014 - Uscita: 29 Aprile - Constellation Records

Canada   #consigliatodadistorsioni

 

ought-More-Than-Any-Other-DayNel freddo Canada un gruppo di studenti annoiati ha messo su una band e un progetto interessante, che sembra avere ottimamente assorbito i vari background dei ragazzi e che si lega ad una base comune, fortemente riconoscibile nelle sonorità tipiche del post punk e post rock statunitense. Ne è uscito fuori un buon disco, preceduto da un ep, “New Calm”, (autoprodotto) che anticipava tanto della direzione che gli Ought volevano prendere. Questo esordio è un’evoluzione di quell’ep, lontano di molto da qualcosa di memorabile o semplicemente nuovo, ma che si lascia ascoltare e soprattutto riesce a farsi apprezzare. “More Than Any Other Day” profuma di operazione revival, almeno ascoltando le prime tracce, sulla scia di sonorità biascicate e ruvide (Velvet Underground) e noise punk (Sonic Youth). Il disco è un continuo rimandare a qualcosa di già sentito e già fatto, anche se il risultato finale è incoraggiante e rivela personalità. 

 

Ought  sono bravi nella costruzione dei brani, che quasi sistematicamente intervallano momenti nei quali il centro di tutto è la musica strumentale, ad altri che vedono la voce di Beeler  la sola protagonista. In effetti una delle cose più coinvolgenti del progetto è il ought-for-web-2015-620x300cantante, che ci regala delle interpretazioni di puro street rock (viene in mente spesso Mark Smith dei Fall), che non ha bisogno di virtuosismi per colpire nel segno. Sembra anche esserci l'embrione di qualche pezzo pop, come nel caso di Around Again, il brano più orecchiabile dell’intero disco; o Pleasant Heart, traccia d’apertura, che potrebbe essere benissimo degli Archie Bronson Outfit. Brani meno spigolosi rispetto al resto, che danno un po' di brio ad un album dai toni in genere ansiosi, lenti ed istintivi. 

Voto: 7/10
Sisco Montalto

Audio

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