Migliora leggibilitàStampa
29 Luglio 2012 ,

Balkan Beat Box Give

2012 - Crammed Discs/Materiali Sonori

Balkan-Beat-Box-GiveLa notizia dell'uscita di questo disco aveva creato nelle mie orecchie ingorde di suoni contaminati una certa aspettativa, infatti le precedenti tre prove licenziate dai nostri erano un irresistibile mix di fanfare balcaniche e voci bulgare con tutto l'armamentario hip-hop, dub, reggae ed elettronica varia che la Grande Mela, dove risiedono, aveva messo loro a disposizione, per un risultato, specialmente nel grande “Nu Med” del 2007, per me entusiasmante, per di più condito da una forte connotazione politica di stampo “altermondialista”. Qualche cenno biografico: Tomer Yosef (voce, percussioni, samples), Ori Kaplan (sax) si sono conosciuti da ragazzi a Brooklyn, ma, ovviamente, le loro origini affondano radici nel bacino del mediterraneo orientale. Addirittura, Ori Kaplan suonava il clarinetto in un gruppo klezmer (musica tradizionale ebrea), mentre l'altro membro fondatore, Tomer Yosef, più banalmente, picchiava sui tamburi di un gruppo punk.

 

Ai due, dal 2006, si è aggiunto  Tamir Muskat (batteria, percussioni, elettronica), ma in tutti i loro lavori il suono è stato arricchito da svariate e originali collaborazioni. E veniamo all'oggi: la novità, in questo “Give” è che i nostri tre han deciso di fare tutto da soli, o quantomeno di limitare le collaborazioni a comparsate episodiche, evidentemente con l'intenzione di pigiare di più sul pedale dell'hip-hop e meno sulle contaminazioni balcaniche, con una strana attenzione persino  a certo reggaeton. Personalmente mi tocca dire che preferivo la “vecchia maniera”: questa svolta elettronica rende il loro suono molto meno personale, anche se comunque i ragazzi ci sanno fare, e quindi non mancano gli episodi interessanti, come l'ottima Urge To Be Violent, introdotta da una chitarra morriconiana e attraversata da un carnevale balcanico di fiati, oppure il simil-reggaeton di Part Of The Glory. O, ancora, Look Like You, un altro reggaeton che spopolerebbe a Bogotà, il dub di What A Night, la militante, balcanica (finalmente) Enemy In Economy, dal titolo indiscutibile. Il resto riesce a essere a volte piacevole, altre un po' meno.   

Luca Sanna

Video

Inizio pagina