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31 Maggio 2023

Zaund Riflessi

2023 - L'Airone Dischi

Gli Zaund sono un trio campano composto dal cantante e chitarrista Lucio Auciello, dal bassista Marco Galante e dal batterista Luca Buoninfante, “Riflessi” è il loro primo full lenght dopo l’Ep di esordio uscito sei anni fa e raccoglie nove brani composti in periodi diversi, ma legati da un filo conduttore dato dal carattere riflessivo e introspettivo dei testi che spaziano da temi più intimi e personali a tematiche politiche come la guerra o l’emigrazione. Oltre ai tre strumenti principali gli arrangiamenti sono arricchiti dalla presenza di percussioni, synth, theremin, pianoforte. Quello degli Zaund è un rock che rispetta la forma canzone, con molta attenzione ai testi, gli arrangiamenti hanno un bel tiro con una sezione ritmica tesa e una chitarra che soprattutto nei momenti strumentali non disdegna le distorsioni. Per chi scrive un limite sta nelle prime tre canzoni, fra le quali c’è anche la visionaria e suggestiva Mareverde, in un cantato a tratti troppo lirico, enfatico, che stona con il tiro dei brani. Ma il disco cresce nella seconda parte, Lontano mantiene la giusta tensione per un testo, uno dei migliori ascoltati sull’argomento, che fa parlare un emigrato in balia delle onde («Solo il mare piangerà / questo nome che lascio qua»), la title track è un breve e bellissimo strumentale di grande forza emotiva, un arpeggio spettrale di chitarra su un tappeto di inquieti field recordings, un’attitudine sperimentale che speriamo che gli Zaund coltivino in futuro. Le altre tre tracce sono senz’altro la parte migliore del disco, Ossidiana ricorda il rock anni ‘70 fra Battisti e Finardi, il testo è un atto d’accusa contro l’ipocrisia («Liberaci dal male, / da questa dolorosa ossessione / liberaci anche dal bene / dagli altari, dagli eroi») e la guerra, i sei minuti di Sonno Lucido sono un viaggio dentro l’incubo di questi anni, fra ipnotici riff di chitarra, voci campionate, per poi esplodere in un finale prog apocalittico, chiude l’indie rock acido e distorto di Spider.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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