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17 Gennaio 2023 , ,

Daniele Faraotti Phara Pop Vol. 1

2022 - Creamcheese Records

Dopo una lunga carriera nel mondo musicale durante la quale ha alternato musica classica, ha fatto studi al conservatorio, elettronica, musica pop, Faraotti ha finalmente da qualche anno intensificato la sua produzione discografica e dopo il riuscito “English Aphasia” del 2019, cantato in una sorta di grammelot, esce ora con il suo progetto più ambizioso, il doppio album “Phara Pop Vol. 1”. Non ha certo paura di rischiare il musicista e cantautore romagnolo, ma non c’è dubbio che lo faccia ben conscio delle sue capacità e in possesso di una traboccante creatività. Inutile cercare schemi e definizioni ben precise per collocarlo in un confortevole cassetto, Faraotti si muove infatti con estrema libertà, senza cedere a mode o stilemi già collaudati e predefiniti. Del resto già il disegno della copertina, opera di Massimo Rossi, ci prepara a un disco bizzarro, irregolare, coloratissimo come il cocomero che fa da casco a Daniele inondandolo col suo dolce succo. E il titolo ci dice che dentro troveremo la sua idea di pop, che va inteso con il significato che aveva negli anni Settanta quando indicava in senso lato la musica in qualche modo riconducibile al rock. Venti canzoni sghembe, ironiche, stralunate con arrangiamenti che sottolineano nei suoni e negli strumenti utilizzati questo carattere anarchico, divertito, a volte si ha l’impressione di trovarsi davanti a strumenti giocattolo come nell’iniziale Stagioni, che Faraotti vuol dare alle sue composizioni, si pensi ai continui cambi di ritmo e alle diverse modulazioni della voce e del modo di cantare. Non sono da meno i testi, purtroppo non inclusi né nel cd né nell’Lp. Sfuggenti, surreali, stravaganti, spaziano dal gioco del Lotto (La ruota) agli amori giovanili (Johnny B. Good 74), dai paesaggi grigi e fumosi dell’industrializzazione alla nostalgia del passato (DeZO E Dan), o in Edison Dino sul poeta Campana rinchiuso in manicomio, ma ovviamente anche qui abbiamo molti temi nelle ben ventuno canzoni contenute nell’album. Musicalmente il rimando al prog di band come i Gentle Giant e a quello canterburiano vengono immediatamente in mente fra tempi dispari, divagazioni jazz e psichedeliche ed elettronica e soprattutto nel modo fra lo svagato e il surreale di cantare. La sfida si gioca fra glitch elettronici e influenze canterburiane, La Nave adotta lo swing, DeZo E Dan gioca sui tempi dispari alla RIO, Isolde apre il secondo disco in un’inquieta atmosfera onirica sottolineata dal theremin, Vivaldi We Love You è il brano che più si avvicina al rock. Ascoltare “Phara Pop Vol. 1” può essere un’esperienza estenuante come a volte un ottimo pranzo, ma con troppe portate, ma è un’esperienza anche gratificante confrontarsi con un musicista dalla forte personalità artistica, costruttore di canzoni ricche di idee e originalità.

 

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

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