Fermoposta → inviati dalle band
Migliora leggibilitàStampa
11 Dicembre 2012

Montibus Communitas HACIA AQUELLOS BOSQUES DE IMMENSIDAD/MONTIBUS COMMUNITAS

2012 - Autoproduzione

MONTIBUS Hacia aquellos bosques de inmensidadVi vogliamo parlare di un misterioso combo peruviano, un sestetto proveniente da Lima e dedito ad una sorta di free music con tanto di largo spazio all'improvvisazione. Con quel nome da eremita che si sono scelti i Montibus Communitas potrebbero sembrare soltanto dei pazzi fanatici religiosi ma l'ascolto denota tutt'altre direzioni e vocazioni. Quando abbiamo visto che venivano dal Perù e si parlava di montagne, il pensiero ci è corso veloce ad Alexandro Jodorowsky, grande filmmaker d'avanguardia, anche se lui era cileno, al suo attivo tra gli altri un film che appunto si chiama "La Montagna Sacra"(1973), visionario e psichedelico come pochi. La musica dei Montibus potrebbe essere la colonna sonora ideale per quella pellicola, ricca com'è di dilatate pieces strumentali con degli splendidi interventi di flauto che ci riportano ad una natura incontaminata, la stessa che ritroviamo nelle loro splendide copertine.

 

Hacia aquellos bosques de immensidad

La formazione presenta Brayan che canta, suona organo ed il magico pan flute, Paul Savedra al synth e flauto, Carlos Vidal al basso, Pedro Fukuda alla chitarra, percussioni e flauto, Sergio Zanabria alle percussioni e Anna Cuadra al violino ed alle voci. I Montibus attraverso il solito canale Bandcamp hanno messo in circolazione nel mese di settembre ben due dischi, ad aprile c'era stato anche un live, entrambi registrati in presa diretta  nello studio dal significativo nome Pueblo Libre tra novembre e dicembre 2011. Il primo dei due "Hacia aquellos bosques de immensidad" presenta quattro lunghe tracce che denotano un gusto ed una maestria strumentale davvero encomiabile, qualcosa che rimanda ai Popol Vuh più acustici e mistici o bands favolose come la Third Era Band od i nostri Aktuala.  Hana Pacha, Inti Uku Pacha, Apu, Quilla sono gioielli di free improvvisation, con la mente che viaggia libera verso la natura selvaggia ed incontaminata.

 

Montibus CommunitasMontibus Communitas

L'altro oggetto in questione l'omonimo "Montibus Communitas", viaggia sul medesimo binario, qui i brani sono sempre quattro ma i tempi si allungano ancora di più ed i sei peruviani si librano ancora in volo come l'aquila di Carlos Castaneda. L'apertura di Amaru propone inevitabili accostamenti con Terry Riley, una scrittura di 18 minuti di puro minimalismo, una suite d'altri tempi che il grande californiano avrebbe ammirato. Ascoltate El rio al amanacer e  diteci se non vi sembra di stare sulle rive di un ruscello, o la pace che emana il flauto di Salmo a Cristo, con richiami a George Zamfir ed altri maestri dello strumento. I 15 lunghi minuti di Semilla portano il tutto a degna conclusione, con voci celestiali, cascate di organo ed un soffice tappeto percussivo in sottofondo. La Montibus Communitas ha così finito il suo pellegrinaggio, pronta a ritornare sulle vette andine, mentre a noi rimangono due belle testimonianze di free-music svincolata da schemi ed imposizioni. Sostenete il gruppo e la meravigliosa Reverbnation che i peruviani degnamente rappresentano, sorta di sito web/comunità nata nel 2006 ed attenta a raccogliere le infinite proposte della scena indipendente più libera ed innovativa.

 

Ricardo Martillos
Inizio pagina