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13 Aprile 2023 ,

Bosco Sacro Gem

2023 - Avantgarde Music

La band si è formata nel 2020 dall’unione di quattro musicisti con decennale esperienza nell’underground italiano, i loro nomi sono: Paolo Monti (The Star Pillow, DAIMON) e Francesco Vara (Tristan da Cunha, Altaj) alle chitarre, Giulia Parin Zecchin (Julinko) voce e testi, Luca Scotti (Tristan da Cunha) alla batteria. Il nome che hanno dato al progetto, Bosco Sacro, ci indirizza già sulla buona strada per intuire l’essenza della loro musica, un inno alla natura, al bosco, luogo di redenzione e di sacralità e forse ultima ancora di salvezza per un’umanità minacciata da uno sviluppo incontrollato e pericoloso. L’album è stato registrato in una località isolata sulle colline boscose dell’Alta Versilia agli AMM Monteggiori Studio in una session unica e prodotto, registrato e missato da Lorenzo Steccoli. Musica d’atmosfera, ambient da ascoltare con silenziosa contemplazione per immergerci nelle atmosfere incantate e sognanti create dai musicisti, una sorta di preghiera laica verso madre natura, la musica come la via per purificarci dalle incrostazioni della società contemporanea e ricollegarci con gli elementi naturali e primordiali. Ma siamo lontanissimi anni luce dalla finta spiritualità new age, non a caso le atmosfere sono screziate di malinconia e talvolta hanno toni ombrosi, qui invece c’è una musica dal forte spessore artistico, le chitarre disegnano orizzonti cromatici e viaggi lisergici e la batteria crea paesaggi di solida materialità, come nel finale della bellissima Emerald Blood. E poi c’è la voce di Giulia Parin Zecchin che crea melodie incantatrici su un malinconico bordone di chitarra in una breve quanto intensa Bosco Sacro o dona toni scuri, misteriosi, drammatici in una Be Dust dalle sonorità doom e che si muove fra apocalisse e redenzione (« Prima che tutto torni nel caos, prima che il mondo diventi un punto nello spazio ci viene chiesto di fonderci per il tutto per guarire le nostre ferite. Non ho paura di essere polvere») o dimostra di saper cambiare registro sonoro con grande facilità nell’alternarsi emotivo di Fountain Of Wealth. Un esordio più che convincente, un disco che ammalia per le sue intense atmosfere ricche di spiritualità e mistero.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

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