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31 Agosto 2012

'O Rom Vacanze Romanes

2012 - Terre In Moto

Vacanze RomanesGli 'O Rom sono un nutrito e articolato ensemble multietnico, costituito da Carmine D'Aniello (voce, bouzouki e tamburi a cornice), Carmine Guarracino (chitarre), Ilie Pepica (violino), Ion Tita (fisarmonica), Doru Zamfir (fisarmonica solo in alcune tracce), Ilie Zbanghiu e Amedeo della Rocca, nato con l'obiettivo di creare un ponte tra diverse culture e, in particolar modo, di far conoscere in Italia il grande patrimonio musicale e tradizionale dell'Est Europeo. Come si intuisce già dal nome della band, il massimo riferimento presente sul CD è proprio quello alla cultura dei Rom, etnìa nomade in Italia troppo spesso liquidata in modo sbrigativo dietro l'appellativo di “zingari”. Nel disco, infatti, interamente costituito da “traditionals”, l'elemento dominante è quello Rom: Kerta Mange Daje, Opa Tsupa, Caje Sukarije, Geljan Dade, Erderlezi, Tutti Frutti (nessuna parentela con il rock'n'roll di Elvis!) sono infatti tutti titoli che appartengono allo sconfinato repertorio delle musiche popolari dei Rom.

 

Tra di essi troviamo anche qua e là qualche piccola variazione sul tema, come nel caso di Nocas mi srce  pati, tradizionale bosniaco, Kalushua, dalla Romania, Kali Nifta, canto della Grecia Salentina, Ciocarlia, ancora dalla Romania, e Solnuska, frutto delle contaminazioni tra la musica Rom e quella Russa. Questo CD costituisce di per sé un'occasione di grande arricchimento culturale per l'ascoltatore, certo, ma porta con sé anche un messaggio politico: le note di copertina precisano che l'acquisto stesso del prodotto appoggia il progetto del Commercio Equo e Solidale, che ha per obiettivo la riduzione della sperequazione tra i due emisferi, attraverso una rete commerciale tra produttori e venditori che possa definirsi equa, in quanto assicura al produttore il giusto compenso, e solidale perchè favorisce  i piccoli produttori delle zone svantaggiate a Sud del Mondo. Il tutto sostenendo la giusta innovazione tecnologica senza stravolgere le culture tradizionali dei vari Paesi. Ecco, appunto: innovazione e tradizione. Con questo due parole si potrebbe riassumere questo piccolo e luccicante dischetto che, sfiorato da un raggio laser, sprigiona tutti gli aromi e i colori di terre in fondo così vicine a noi, in termini di chilometraggio, eppure in Italia ancora così poco conosciute e apprezzate.

 

Alberto Sgarlato

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