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11 Aprile 2014 ,

JACKF TWICE ZERO ONE HUNDRED ZERO

2013 - Vinile-Myrope

jackf-musica-twice-zero-one-hundred-zeroIl livornese Carlo Bosco è un autore di musiche per teatro e cinema con un ricco background  di collaborazioni,  durante le quali non ha mai mancato di sperimentare nuove sonorità. Tanto da sentire il bisogno nel 2000 di assumere un nuovo moniker, JACKF, sorta di alter ego con cui si lancia nell’esplorazione di generi particolari come l’elettronica e l’ambient.  Gli undici segmenti sonori di Twice Zero One Hundred Zero” sono alla fine, dopo più di una decade, il risultato straniante ed intrigante del lavoro incrociato di due identità. Jackf fa tutto da solo, tastiere, programmazioni, campionamenti, vocals, ed il risultato è un lavoro di elettronica non ostico, ermetico, bensì solare, conciliante, dalle accentuate connotazioni soundtrack, a tratti eccessivamente leggero e radio-friendly (N.B.W.T.F., Flowing in the middle of the night, Beautiful Melody con una performance vocale di Elisa Arcamone piuttosto sdolcinata)efficace invece quando intende (riuscendoci bene!) materializzare suggestioni etno-futuristiche (la bellissima Coelacanth, una delle cose più affascinanti di tutto il lavoro, con l’evocativa trance vocale di Sara Scassa) o ectoplasmi di gloriosa musica cosmica teutonica (Until).

 

Ben chiaro in Twice Zero One Hundred Zero  è che a guidare ed ispirare artisticamente le sinapsi di Jackf  sono moderni maestri dell’elettronica come Kraftwerk (I wanna be a cat) e Brian Eno; lui poi aggiunge artisti contemporanei come M83, Royksopp.jackf I momenti migliori sono quando il nostro non fa nulla per nascondere le suddette debolezze, anzi ne fa bella mostra; quelli peggiori quando cede alle smanie del martellamento techno e alle lusinghe del mainstream elettronico commerciale. Eppure di location sonore ‘ambient’ autenticamente poetiche qui se ne trovano: l’iniziale Whisper, The Answer, sino alla finale stupenda ‘Eno-dipendente’ White Night Dance, con un bel pianoforte minimale, gentili laptop percussivi  ed arcane armonie sussurrate a rasserenare l’anima. Concludiamo augurandoci vivamente un secondo lavoro di Jackf un pò meno ruffiano ed un pò più rigoroso.

 

Pasquale Wally Boffoli

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