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26 Novembre 2012

Dj Balli & Ralph Brown Tweet It!

2012 - Sonic Belligeranza

tweet it E' detto comune che la linea che divide la follia dalla genialità è molto sottile, in alcune circostanze è quasi invisibile, ebbene questo disco si colloca proprio in questa zona d'ombra. Non nascondo la mia naturale propensione verso ciò che di più insolito circola nel sottosuolo musicale italiano, e per fortuna mia e di chi come me apprezza queste particolari (e per i più indigeste) delicatessen, la label bolognese Sonic Belligeranza non manca di sfornare di tanto in tanto selvaggina succulenta per cacciatori di stranezze sonore. La metafora venatoria si addice perfettamente al long playing ultimo nato in casa Belligeranza: “Tweet It !“, un concept album (se così si può chiamare) su Twitter, o meglio sui flussi di informazione che viaggiano sul celebre social network. Il disco è composto da 14 brani da un minuto e 40 secondi con liriche di 140 caratteri, il tutto suonato a 1400 bpm per secondo, una bizzarra coincidenza vuole che il numero di bit al secondo di un qualsiasi cd audio sia esattamente equivalente al numero di bit che statisticamente fluiscono attraverso Twitter in un secondo, secondo questa formula:

 

AUDIO DIGITALE (QUALITA' CD) 44100 khertz a 16 bit la

codifica x 2 canali stereo = 1.500.000 bit al secondo

 

TWITTER 2600 tweet al secondo (statistiche ufficiale

Twitter.com 2012) x 70 caratteri (la media effettiva di lunghezza dei

Tweet) x 8 bit la codifica = (anche qui) 1.500.000 bit al secondo.

 

tweet it lato bQuello che scaturisce da questa equazione è un violentissimo speedcore che trasforma i beat in droni harsh noise. Le tracce sono una sequela di sventagliate di mitra attraversate di tanto in tanto da melodie cinguettanti ed hit radiofoniche, un'overdose di beat sonori che trasmette all'ascoltatore uno stato d'ansia che in un certo qual modo rappresenta l'ansia di una società bombardata da milioni di informazioni. Dj Balli & Ralph Brown ci mettono di fronte ad una realtà furiosa ed insostenibile da cui noi spesso prendiamo le distanze distogliendo lo sguardo, voltandoci dall'altra parte, ma se è sempre possibile chiudere gli occhi, quello che è molto più difficile è riuscire a chiudere le orecchie.

 

Nick Zurlo

Audio

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