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5 Novembre 2017 , ,

Michele Scerra TORNERANNO I POETI

16 ottobre 2017 - Il Carro Matto / IRD

C’è ancora spazio per un cantautorato italiano di qualità? Se la vostra risposta è “no”, allora probabilmente non vi è capitato tra le mani “Torneranno i Poeti”, il disco d’esordio del cantautore folk/blues calabrese Michele Scerra.

Un lavoro che fin dai primissimi ascolti si sa imporre come una validissima alternativa al cantautorato “indie” italiano contemporaneo, riportando al centro dello storytelling l’importanza di un incedere lento e cadenzato che faccia apprezzare maggiormente la profondità non circonvoluta dei testi. Scerra mette in mostra una poetica colta e intelligente, raccontando con occhio critico la società dal basso (molto “deandreiana” la traccia d’apertura Alina e Vincenzo, ballad che racconta l’amore tra una prostituta e un carpentiere), il corto circuito del nostro tempo (Più Niente da Perdere è una sottile, ma pungente denuncia della società dei consumi) senza disdegnare i temi introspettivi e le ballatone dark tipiche del genere (Il Volo del Brigante, Annegando, 1,618 Song). Se, inoltre, si nota come allo spessore delle liriche Scerra abbia saputo abbinare un livello musicale altissimo (pregevole il desert/blues di Omega e Alpha, giusto per fare un esempio), il gradimento per il prodotto finale schizza ancor di più verso l’alto.

Riccardo Resta

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