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27 Luglio 2015 ,

Attention Slap THE ANIMAL AGE

2 Aprile 2015 - Autoproduzione

attentionslapThe Animal Age” è l'album d'esordio degli Attention Slap, band di Pavia che si attesta nel panorama degli esordienti con una uscita discografica che denota un'impressionante maturità, nonostante i Nostri si siano formati nel 2009. La formula è quella di un rock che rinuncia alla parola per affidarsi ad un denso flusso sonico vicino per attitudine ad una sorta di neo-progressive che trae linfa da una dinamica contaminazione tra generi diversi, creando soluzioni mai scontate e di grande suggestione. I brani sono tutti caratterizzati da trame ipnotiche che cambiano continuamente direzione anche grazie alle geometrie ritmiche di ogni singola traccia ed alla cura compositiva che riserva sempre dettagli nuovi ad ogni ascolto. L'album si propone come un concept ispirato alla visione orwelliana della società moderna in cui l'uomo assume su di sé una dimensione di animalità, paradosso di un irreversibile processo di disumanizzazione che conduce alla lotta di classe, ad una radicale incomunicabilità e al naufragio di ogni forma di civile solidarismo.

 

Dopo essersi sintonizzati sulle giuste frequenze trasmesse da una stazione radio turca l'album parte con Back to Istanbul, traccia in cui la chitarra ed il sax definiscono un'ambientazione etnica che esplode in uno scenario più complesso in cui tutto sembra impazzire in un free jazz claustrofobico vicino agli Zu. Nella successiva Morning Rush si respira un afrore ctonio con il basso distorto a declamare versi oscuri. Se Porkface ha una valenza cinematica, il singolo Donkey's Nightmare è una delle tracce migliori della tracklist dove i Nostri dimostrano di avere azzeccato una delle più efficaci aperture slapmelodiche. Opkapi's Evolution è il brano più complesso, i vuoti e le ripartenze condensano le caratteristiche e le potenzialità tecniche della band, con il sax che squarcia la tela di un cielo nero. Da segnalare il toccante romanticismo dell'intermezzo Consequences, suonato e composto dal violoncellista Lamberto Curtoni, che potrebbe essere scambiato per una partitura di Giovanni Sollima e che introduce delicatamente i beat metropolitani di Tokio Dragon, traccia che si inscrive in territorio Lali Puna. Questo primo album degli Attention Slap è un esordio bruciante, fatto di una materia incandescente che avrebbe potuto fare deragliare facilmente chiunque, ma che qui viene dominata con coraggio, sensibilità e gusto, lasciando intravedere grandi prospettive.

 

Giuseppe Rapisarda

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