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18 Giugno 2017

The Chasing Monster TALES

13 gennaio 2017 - Antigony Records

L’esordio su full lenght dei viterbesi The Chasing Monster è di quelli esplosivi. Azzeccare un album come “Tales” al primo colpo è impresa non da tutti, e denota quanto talento e potenziale abbia questa giovane band laziale, la cui bellezza risiede in un ermetismo poetico/musicale puro e ricercato, lontano dall’immediatezza pop contemporanera.
Il fil rouge di tutto il procedere di “Tales” è, come suggerisce immediatamente il titolo dell’album, lo story telling, una narrazione suggestiva e coinvolgente delle ultime fasi della vita terrena dei due protagonisti dell’album, che assume quindi quasi i tratti di un concept “sui generis”, dal momento che trama e intreccio si dipanano su una base post-rock quasi totalmente strumentale. Qui e lì intervengono a dare il cambio alle troneggianti chitarre distorte e al basso ruvido e martellante degli interessanti monologhi recitati in inglese, tanto da voce maschile (come nel visionario brano The Porcupine Dilemma e in Albatross) quanto da voce femminile (The Girl Who Travelled the World, Creature), che comunicano alla perfezione quel senso di angoscia, di malinconia e di oppressione che si muove sottotraccia per tutti gli oltre quaranta minuti del disco.

 

Il momento più alto dell’album sono, però, i 2’54’’ di La Costante, in cui la band viterbese ospita il chitarrismo virtuoso e altamente espressivo di Theodore Freidolph degli Acres, band inglese tra le più acclamate nello scenario post-rock internazionale. Una specie di investitura per la giovane band italiana, che conclude il suo primo lavoro su lunghezza intera con un altro episodio di cui far menzione: Today, Our Last Day on Earth si ricollega nel suono all’iniziale Itai, per chiudere il cerchio fatto di arpeggi di chitarra clean a introdurre l’esplosione sonora che accompagna i due protagonisti (e l’ascoltatore) alla fine di un viaggio senza ritorno. “Tales” è lo scrigno dell’essenza artistica di un gruppo da preservare come si fa con le specie in via di estinzione.

Riccardo Resta

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