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27 Dicembre 2015 ,

À l'Aube Fluorescente TAKING MY YOUTH

1 Giugno 2015 - Overdub Recordings

À l'Aube Fluorescente TAKING MY YOUTHGli À l'Aube Fluorescente sono un quartetto abruzzese costituitosi nel 2012 e composto da Jacopo Santilli, Paride Sticca, Francesco Barnabei e Alberto Spicciolato i quali hanno assimilato molto bene il lascito del rock degli anni '90 nella forma specifica dello shoegaze e dei suoi tanti affluenti che hanno dato vita a vari sottogeneri. “Taking My Youth” è un'opera prima che vede i Nostri impegnati sulla lunga distanza dopo l'EP “Soar”, registrato nel 2013 e che non è mai stato pubblicato. Il disco, uscito sotto l'egida della Overdub Recordings, etichetta partner della label Worm Hole Death, si presenta caratterizzato nel suo complesso da una grande compattezza di scrittura sostenuta da una produzione curata e potente che punta sempre a spingere sul pedale dell'enfasi. Un plauso va alla scelta di iniziare le danze con Wiser, uno dei pezzi meno immediati dell'album, ma le cui geometrie ritmiche e la particolare timbrica vocale di Jacopo Santilli veicolano un'apertura magnifica alla Silversun Pickups, così come la successiva Crave (no other gods) che richiama suggestioni Swervedriver.

 

Il colpo che non ti aspetti la band lo assesta con Love/Liar, il pezzo con il ritornello dalla linea melodica più azzeccata ed esplosiva e che una programmazione radiofonica più coraggiosa dovrebbe mandare in heavy rotation. Con il quarto brano omonimo del disco gli à l'Aube Fluorescente incapsulano umori da power pop con una edulcorazione dei toni mai stucchevole e che strizza l'occhio ai giovani rockers, mentre il romanticismo di The King Of Air Castle, benché patisca una certa prevedibilità armonica, richiama le evanescenze soniche dei Ride, allo stesso modo di Lizard. Gloom e la conclusiva Venetian Green Room sono una sorta di impasto nu-metal con le chitarre leggermente più cattive ma che non nascondono quel preciso tiro melodico che costituisce la cifra della band.

Possiamo dire che “Taking My Youth” sia un prodotto ben al di sopra della media qualitativa della musica che gira intorno ai talent show e che viene spacciata come next big thing. Siamo sicuri che gli à l'Aube Fluorescent hanno le qualità artistiche e le ispirazioni giuste per puntare in alto, verso la realizzazione di un prodotto di maggiore personalità e meno derivativo. In ogni caso, già così sono sulla buona strada.

 

Giuseppe Rapisarda

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