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20 Settembre 2013 ,

CrySand SUPERNOVA

Uscita: 5 agosto 2013 - Autoproduzione

crysandCrySand è una band elettro-dance italiana composta da Cristiano Grifoni (Chris) e Andrea Iannello (Andy). “Supernova” è il loro primo full-length completamente autoprodotto che fa seguito al demo "Never Like a Dreamer", rilasciato nell’aprile del 2012. “Supernova” prosegue nello sviluppo delle sonorità elettroniche contaminate da influenze rock, derivate dalle esperienze personali dei due musicisti. Andrea Iannello proviene dal grunge e dal crossover, mentre Cristiano Grifoni proviene dal progressive metal. Alla base della loro visione musicale c’è sempre l’apertura verso i mondi immaginari, come bene esemplificato dall’immagine di copertina e dalle influenze musicali che rimandano ai Pink Floyd e agli strepitosi Ozric Tentacles. Una apertura al nuovo che ha spinto il duo romano a sperimentare nuove strutture ritmiche sfruttando le infinite potenzialità dell’elettronica, costruendo un elettro-rock industrial che rimanda ai Prodigy, ai Chemical Brothers, ai già citati Ozric Tentacles ma anche ai Rush. “Supernova” si sviluppa come un concept elettro-dance pieno di influenze tecnho industrial e vede la partecipazione di Denisee Watts, Andrew Thomas, Lel Brothas e Madam Mayhem. L’album prende avvio con l’ariosa Supernova che è sicuramente una delle tracce più belle dell’album, per passare subito dopo all’adrenalinica The Experiment, brano con in quale è impossibile rimanere fermi. Nobody Is Perfect si sviluppa su temi dance grazie anche alla splendida voce di Denisee Watts mentre Be Natural e successivamente Not Your Candy sono caratterizzate da sonorità più industrial. Cosmic Sex riprende sonorità anni ’80 che rimandano ai Depeche Mode, mentre verso la fine del’album l’elettronica diviene più ruvida con The Intruder e Reborn, contaminata quest’ultima da riverberi rock. You cresce bene con l’ascolto, mentre Cyde Susy chiude l’album con sonorità più pacate. “Supernova” mette insieme brani più accessibili e brani musicalmente più ricercati, mettendo in evidenza la capacità e la bravura dei due musicisti romani. Un valido album.

 

Felice Marotta

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