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26 Ottobre 2014

6meno SOLO

2014 - Autoproduzione

6meno SOLOPuglia-Parigi, una musical connection evidentemente proficua, dopo il bell’album dei Soap Trip, qui recensito il mese scorso, due pugliesi di stanza nella capitale francese. Tocca ora ad un altro duo di musicisti di quella regione che hanno scelto come dimora la città sulla Senna. A differenza del gruppo citato, i 6meno intorno ai due fondatori hanno raccolto per le loro incisioni un certo numero di musicisti di origine diversa, mentre dal vivo si presentano come un trio. Sotto la guida dalla Diamond Produzioni che ha affiancato la band è nata la produzione di questo loro primo album, registrato fra Milano, Bari e Parigi, sia in studio che in vecchi appartamenti di legno e perfino nei sotterranei di una chiesa.

 

“Solo” è un album gradevole e interessante, ricco di idee e di sonorità ricercate e sorprendenti, frutto di arrangiamenti che affiancano una gran varietà di suoni acustici ed elettronici, orchestrati in modo vario e colorato, con incursioni di rumori, suoni striduli e inaspettati, così anche per la voce. Nulla è scontato, si passa nella stessa canzone dall’italiano al francese, dalla voce maschile a quella femminile, dai toni gravi a quelli6meno5 romantici o al falsetto, e non mancano controcanti e cori. Esemplare in questo senso la conturbante Domani/Demani. Altri brani da segnalare la notturna, rallentata Peggio/Pire, canto sull’inadattabilità e l’insicurezza, Fuori vibra del contrasto fra ritmi e melodie folk e i suoni nervosi del violino, Nenia è quel che promette il titolo con la voce maschile che ricorda Alan Sorrenti con i suoi falsetti e acuti. Molto swing è Sarà, mentre Bianco ha la calda seduzione erotica dei ritmi latini. Un album che si fa apprezzare per la freschezza nel fondere canzone d’autore, folk, pop, jazz, elettronica con la voglia di sperimentare.

 

Ignazio Gulotta

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