fermoposta.it → inviati dalle band
Migliora leggibilitàStampa
30 Maggio 2014 ,

Blonder RADIO EP

2014 - Miacameretta Records

blonder“Radio” è il primo EP e la prima uscita ufficiale del gruppo punk garage Blonder. Traduce e trasuda l’estetica lo-fi e la predilezione del VDSS studio e di Miacameretta Records per un suono classico che guarda alla tradizione e al vintage di fine anni ’60 ma che allo stesso tempo si orienta anche verso una struttura melodica e ben armonizzata che non entra mai nell’eccesso o nella destrutturazione. Sono Lorenzo Vermiglio, chitarra e voce, Mauro Passeri al basso e Andrea Sperduti batteria. Una rabbia e un’abrasione che dovrebbero rifarsi ad un’attitudine ribelle e dissacrante diventano solo una buona prova d’esordio con un rock gradevole ed energico ma davvero asettico e senza mordente emozionale. Forse per le nuove generazioni che non hanno avuto modo di annusare le atmosfere incendiarie e inquiete del punk del ’77 e che in piena epoca post punk (quando usciva “Punk in Drublic” dei Nofx o “Let’s Go” dei Rancid, a rivalutare il lato più clownesco e orecchiabile del genere) stavano ancora attaccati alle tette di mamma, questo disco potrà destare entusiasmo e avere vibrazioni positive da regalare. Sicuramente sempre meglio e sempre oltre la gran massa di porcheria che i nostri tempi moderni e le leggi del mercato ci fanno digerire. Gradevole e spumeggiante la power ballad More Drugs Blue Sky che fa leva su un’intersezione brillante di chitarra e batteria. Struttura garage noise per Hawaii e ritmo accattivante per Transistor fino alle diluizioni dell’ultimo And Feathered Clouds che rimane invischiata nella propria prevedibilità di shoegaze trascolorato che si rianima in ritornelli indie pop e nello yu yu da collage band. Davvero si premia la coerenza, lo spirito scanzonato e il talento di questo trio senza poter fare altrettanto per l’originalità. Confidiamo che la loro spavalderia ed il piglio sicuro che ne rivela l’impegno, la freschezza e l’entusiasmo possano portarci in futuro anche ad una maggiore personalizzazione dei loro intenti, qualcosa che anche nella liceità di un ripescaggio ci delinei un’appartenenza, un’impronta che li sappia rendere riconoscibili.

 

Romina Baldoni

Audio

Inizio pagina