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23 Maggio 2015

Phantorama PHANTORAMA

2015 - Ikebana Records-Audioglobe

 

Phantorama PHANTORAMADisco d’esordio, quest’omonimo, della band milanese Phantorama, composta da Marco Cefis (batteria, percussioni, cori), Marco Torrese (basso, voci), Pasquale Lauriola (tastiere, synth, voci). Un impasto di toni swingati, aplomb cantautoriale con testi alquanto ricercati, e improvvise e sferzanti staffilate di pop rutilante.. L’esito, tuttavia, ad onta di quanto si potrebbe supporre da questa miscellanea di suoni eterogenei, è decisamente gradevole. Sin dall’incipit, Canta Regina, dove, in virtù di tappeti di leggera psichedelia indotta dall’uso sapiente delle tastiere e dal pulsare potente del basso, la materia sonora appare, benché di non ostica fruizione, alquanto elaborata e matura. L’assenza delle chitarre dalla line-up non incide minimamente sulla continuità contenutistica e formale dell’insieme. Tracce di rilievo, tra le altre, appaiono, altresì: 48 (Morto Che Parla), scanzonato e intelligente segmento che sembra sortito dalla vena più divertita di un Paolo Conte; Alice Nello Specchio, dai toni indie-pop, con l’uso delle tastiere che fa da contrappunto alla voce graffiante e sardonica e alla pulsazione greve del basso che s’amalgama al battito inquietante delle percussioni, a creare un’atmosfera tra il ludico e l’oscuramente onirico, certamente l’episodio artisticamente migliore dell’album; il divertissement da cartoon disneyano di La Parata Degli Elefanti Rosa; l’irriverente e giocosa trama di Pianomorte, vera e propria colonna sonora descrittiva di sbilenche melodie da osteria, tra fumi sensoriali indotti da abuso di etilene e melanconiche tirate d’amore ubriaco; la finale Daparò, swing oriented, a chiudere un disco d’esordio dal buonissimo impatto artistico.


Rocco Sapuppo

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