Osaka Flu L’ITALIA E’ FUORI DAL MONDIALE
C’è una certa punkitudine nell’irruenza sonora di questo trio aretino, anche se non manca il gusto felice della melodia assassina all’italiana (Gina). La chitarra è sferragliante al punto giusto, i ritmi sono spesso travolgenti e i testi pungenti e divertenti al limite del demenziale (Viva Verdi, la Magnani e Berlinguer oppure Quando sarò ricco da schifo o ancora Non ci credo ai cantautori ubriaconi).
Anche se la parola “schifo” ricorre ben tre volte nei titoli di queste undici canzoni, è un termine che non si addice affatto a questi ragazzi che invece si fanno ascoltare con vero piacere e che, anche se non suonano ska, fanno venire in mente gli Statuto per la capacità di ritornelli che entrano in testa e per l’esuberanza sonica, mentre testualmente un altro pensiero non può fare a meno di correre fino agli Skiantos o ai meno conosciuti (ma non meno bravi) Stavolta mia moglie mi manda a funk. L’attitudine punk, l’impetuosità travolgente e un retrogusto pulp come essi stessi si attribuiscono rendono il prodotto più che appetibile nonché notevolmente gustoso.
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