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17 Gennaio 2017 ,

Francesco Di Bella NUOVA GIANTURCO

30 settembre 2016 - La Canzonetta Record

Nuova Gianturco” è il primo album di inediti di Francesco Di Bella, una raccolta di brani in dialetto napoletano, alcuni dei quali sono accompagnati da diversi artisti di spicco della scena musicale italiana. Dopo vent’anni trascorsi alla guida dei 24 Grana, Di Bella ci ha regalato canzoni spinose ed attuali, intrise di folk e tradizioni campane.La canzone d’apertura omonima all’album “Nuova Gianturco” fornisce sin da subito la chiave per entrare nel vivo delle questioni che percorrono i dieci brani. «Pe’ Gianturco nun ce passo cchiù, ma ancora ‘e benzina ll’aria addora. ‘O viento me porta addò’ voglio je, addò’ n’ata fabbrica è caduta» (Nuova Gianturco). Gianturco è un quartiere multietnico di Napoli vicino a una stazione ed è il luogo dove è ambientato questo concept album che mette in scena tutti i personaggi e le realtà che vi si manifestano. L’intento di Di Bella è proprio quello di far parlare le periferie, le sue; quei luoghi in cui si è imbattuto nel suo percorso musicale durante gli anni ‘90 con i 24 Grana, tra strade e centri sociali. "Nuova Gianturco” è una sorta di “Antologia di Spoon River” che dà voce alle anime che vivono questi posti deserti e dimenticati, ma tesori di segreti romantici ed impressionabili da narrare.  Immigrati, banditi, disillusi, chi ha perso tutto e chi ha ancora sogni nel proprio sacco.

Aziz è la storia di un immigrato e Francesco di Bella ha composto e cantato il testo insieme a Luca “O’ Zulù” Persico dei 99 Posse, che lo ha aiutato a dare più rabbia al personaggio.  Di Bella ha voluto inserire nell’album l’apice della tradizione cantautorale campana, tra i già citati 99 Posse, Neffa collabora in Progetto, in Brigante se more partecipano invece Dario Sansone del gruppo folk rock napoletano Foja e Claudio Domestico del progetto napoletano Gnut. Quest’ultima è una cover di un brano degli anni ’80 del gruppo Musicanova, che porta in alto il tema del brigantaggio, caro al genere folk. Con “Nuova Gianturco” Francesco Di Bella ha saputo creare qualcosa di nuovo rispetto al repertorio della band d’origine, lasciando rinascere le periferie napoletane verso una nuova forma lontana da stereotipi e credenze usuali e lanciando chiari messaggi di una realtà che facciamo finta di non vedere, «Tenite troppa cazzimma a parlà de’ migranti, nemmeno sapete niente» (Aziz). 

 

Elisabetta Di Cicco

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