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10 Settembre 2013 ,

Chiara Jerì e Andrea Barsali MEZZANOTA

2013 - Autoproduzione

mezzanotaEsistono dischi che arrivano dritti al cuore, vi penetrano con immensa, dolcissima veemenza e se ne impossessano lasciandosi amare e apprezzare per la loro pura, disarmante bellezza. "Mezzanota" è uno di quei dischi. La voce profonda e ammaliante di Chiara Jerì e la chitarra magistralmente sublime ed evocativa di Andrea Barsali creano quella magia difficilmente descrivibile che si definisce Arte. Dalla prima all'ultima nota le  loro canzoni scavano solchi profondi di rara intensità emozionale. Dieci brani (nove più la ghost-track Malincuore) che ci accompagnano lungo le pagine di un diario notturno in cui parole e musica si fondono generando un unicum di emozioni e poesia. Chiara Jerì, nata artisticamente come interprete, si cimenta per la prima volta come autrice, ed i versi di brani come La ballata della ginestra, A goccia a goccia, Vorrei, e Notturno dalle parole scomposte, con cui nel 2009 vinse il primo premio ex equo al concorso "Un notturno per Faber", organizzato a Genova dalla Fondazione De Andrè e da My Space Italia, dimostrano il valore della sua vis poetica. Maurizio Di Tollo, autore delle musiche, tesse splendidamente le liriche di affascinanti vesti armoniche, magistralmente arrangiate ed eseguite da Andrea Barsali, chitarrista che fa della duttilità il suo credo, spaziando, grazie al suo talento e al suo bagaglio tecnico, dalla musica classica al rock, dal folk al pop, doti che lo hanno portato ad avere numerose e importanti collaborazioni tra cui spicca quella iniziata nel 2011 con Andrea Bocelli, che lo vede presente nei suoi concerti europei ed extraeuropei. Belle anche le tre cover presenti in "Mezzanota". Le splendide interpretazioni di Chiara e Andrea arricchiscono di nuove e intense sfumature tanto Canzone II di Pippo Pollina, Fino all'ultimo minuto di Piero Ciampi quanto e soprattutto  La donna cannone di Francesco De Gregori (nota di merito per aver voluto coraggiosamente confrontarsi con un brano entrato a far parte della storia della musica italiana). La devozione verso i Maestri Cohen e De Andrè è presente solo di riflesso come pura e intima fonte d'ispirazione. C'è amore, passione e bravura in questo disco che fluttua meravigliosamente fuori dal tempo. Un disco semplicemente bellissimo.

 

Maurizio Galasso

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