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8 Agosto 2015

The Star Pillow LIVORNO

22 maggio 2015 - Taverna Records – Manza Nera Label

The Star Pillow LIVORNODel progetto Star Pillow ci siamo occupati da queste parti in un paio d’occasioni, in specie relativamente al loro mirifico lavoro del 2012, “Fattore Ambientale”. Il duo composto da Paolo Monti e Federico Gerini ritorna sulle scene licenziando quello che può essere considerato il ‘settimo sigillo’, il mini album “Livorno”, che possiamo contemplare come una lunga suite ispirata a Livorno, in cinque movimenti, per soli chitarra e pianoforte a coda, di squisita matrice ambient. L’ansia indefessa di sperimentazione sonora dei Nostri, dapprima approdante a una sorta di suono pencolante tra industrial e minimalismo, tra cavalcata deviante negli obliqui territori della “possible music” e staffilate di superba ispirazione avant-garde, tali da farli assimilare a mostri sacri quali Brian Eno, Steve Reich, Gavin Bryars, al lato più sperimentale di un Miles Davis (tutti nomi che fanno tremare il sangue…), li conduce, adesso, con questo lavoro, a sonorità di quieto minimalismo meditativo, un morbido tappeto di note d’ambiente sospese su immaginari abissi sonori. Sin dall’incipit, Livorno, il sound si palesa come un’eco di mera lontananza, una quieta meditazione per piano e chitarra sul senso del crepuscolo imminente. Le opere per piano solo di Glass, il tratto più intimistico di un Harold Budd, ma soprattutto la grande dimensione contemplativa di Fennesz, sembrano riecheggiare nei vari capitoli di questo prezioso disco. Attraverso il nastro armonico che si snoda tra un frammento e l’altro, con abile sapienza strumentale e solida capacità concettuale, il progetto Star Pillow decolla verso notevoli picchi di qualità. Fino ad assurgere alla pienezza contemplativa nell’ultimo segmento, il più intenso, Livorno Domani, una cascata sincopata di suoni argentei, nel cui baluginio s’invera il concetto di arte autentica. Grande prova di maturità, qualora ve ne fosse mai stato bisogno.

Rocco Sapuppo

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