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27 Novembre 2013

Le Chiavi del Faro LA FURIA DEGLI ELEMENTI

2013 - Autoproduzione

le chiavi del faroUndici brani dove Le Chiavi del Faro accedono a svariate ambientazioni strumentali. “La Furia degli Elementi” è un crossover di funzioni funk ritmate da slapping di basso sovrapposte a soluzioni melodiche di tastiere liquide, ben calibrate con incursioni solistiche di chitarra (a volte costruttive, altre di mera esposizione) e con campionamenti in grado di alterare l'attività cerebrale dell'ascoltatore su vertigini psichedeliche e pad cangianti, sia nei frequenti cambi di tonalità che nelle improvvise variazioni di ritmo. Da un'urna funk il sound progredisce in pareti di suono riconducibili al rock Seventies degli Arti e Mestieri e dei Dedalus. Di entrambi se ne riecheggia anche il tocco armonico jazz-fusion nei ritmi battuti che si alternano a momenti di drumming più pulsanti ed estrosi. Brani come Tentativo numero uno presentano anche strutture contrappuntistiche di lungo fraseggio esposti dal sax contralto. 

 

Da questa resa esecutiva il dinamismo del suono muta gradualmente in esperimenti elettronici lisergici in cui i vortici dei synth s'integrano ai rumorismi compressi dei campionatori, come accade nelle tracce audio strumentali, che tra parentesi riportano l'adeguato mood con cui approcciare all'ascolto. "IN-CON-SCIA-MENTE" è stazione emotiva del lavoro: riportata nel percorso della tracklist. La scelta d'inserire questi innesti di musica elettronica sulle suggestioni create dai grooves delle tastiere - scelta peraltro che ricorre in tutto l'album ma in modo più accentuato nei passagi sonori tra 4-5 (SCIA), Praline e la conclusiva 6 (Mente) - mostra bene l'intenzione di presentare dimensioni ed ambienti sonori mai statici. E l'estensione experimental è il risultato finale di tutta questa operazione di saldatura tra free funk, sensazioni prog, atmosfere astratte, rumori, suoni rock privi di manierismo. Meno elaborati e meno introspettivi della romana Fonderìa, la formazione eugubina è una risposta più rudimentale, più ruvida di tessere rock-jazz, una forma più libera di interpretare fusion, un modo meno estremo di produrre musica elettronica.

Giulia Pierimarchi

Audio

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