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14 Luglio 2013 , ,

Majaria Trio - Eleonora Bordonaro LA CUSTODIA DEL FUOCO

Uscita: 2013 - Ed. Groove Studio - Headache Prod.

custodiaAvevamo lasciato il Majaria Trio, alter ego di Lucrezio de Seta, Primiano di Biase, Alessandro Patti, spaziare tra i profumi d'agrumi siciliani e le sabbie del deserto trasportati sulle onde del Mediterraneo tra una percussione in punta di spazzole e una nota profonda di contrabbasso o ancora tra un saltello sui tasti bianchi e neri e il soffiare a gote gonfie della fisarmonica. Li ritroviamo all'inizio dell'anno con un progetto etno-jazz nato dall'incontro con la cantante siciliana Eleonora Bordonaro, solista dell'Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna. In “La Custodia del Fuoco” continua la malìa (o majaria) reinterpretando alcune tra le più note canzoni popolari siciliane in chiave jazz. Si comincia da Terra ca nun Senti struggente grido di dolore e poi attraverso  'A Pinnula, Aja Mola e Niura mi Dicisti canto di rivendicazione e liberazione con più schietti e marcati inserti jazz, e si passa per i canti e i “cunti” (racconti) per dare “vita al passato e alla memoria” per una sera con Rosa Canta e Cunta. Una veloce fermata per una preghiera Maria di li Grazzi e via di nuovo sulle arie di una fisarmonica marcata dai tempi di percussioni e basso per Persuasiva Amurusa o una pizzicata 'A Virrinedda fino ad un ritmato Cuntadinu Sutta lu Zappuni e ancora il cadenzato, quasi tanghero, Lu Focu di la Pagghia. Si conclude il matrimonio tra jazz e tradizione popolare sicula con, appunto, Si Maritau Rosa e infine la ninna nanna 'A Siminzina. Un legame che dal vivo ha sicuramente una resa di successo grazie anche al trasporto della voce che interpreta i canti che più le sono congeniali e alle arie ammaliatrici di un  jazz suonato da professionisti, ma che su disco non sempre convince, dando a tratti l'impressione di uno “scollamento” tra il suonato e la voce.

Marina Pinna

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