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23 Agosto 2014 , ,

Anansi INSHALLAH

2014 - Believe Digital/Lunatik

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Nelle 13 tracce dell’album “Inshallah” di Anansi (Stefano Bannò) ci sono i caraibi, la jamaica e il reggae, e c’è il gusto “rilassato” di certo cantautorato britannico, dallo scozzese Paolo Nutini all’inglesissimo James Morrison. Ma anche di più: la potenza soul e r’n’b di Un quarto di un quarto d’ora, dove la potenza dell’organo Hammond di Alberto Marsico fa venire la pelle d’oca; Preferisco il blues sembra una delle migliori canzoni di Macy Gray, è davvero fantastica. Ma il brano più spettacolare, più sorprendente, quello che non vi aspettate, è la title-track, con le sue maestose atmosfere un po’ da musical con Frank Sinatra e un po’ da film di James Bond. Notevole davvero, in Mai dire mai, la prestazione degli Gnu Quartet, un quartetto d’archi che ormai ha conquistato le platee mondiali con la propria trasversalità.

 

Alberto Sgarlato

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