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Törst/Canecapovolto In France

2019 - Autoproduzione

Törst sono un duo salernitano di cui avevamo parlato nel 2015 in occasione di una autoproduzione interessante, "Sensorium", in bilico tra psichedelia motorik e diluizioni oniriche fiabesche e naif. Canecapovolto invece è un gruppo multimediale e sperimentale nato a Catania nel 1992 che gioca con le immagini, le associazioni mentali, la mail art e i collage per la stimolazione cognitiva, l'interazione o il completamento esperienziale con lo spettatore. Le due realtà fortemente indipendenti e fieramente defilate dai circuiti di mercato nonostante esperienze più che ventennali, tornano a collaborare dopo un primo lavoro del 2005, intitolato "Standard And Normal", con questo album concettuale visionario dal titolo "In France". Si potrebbe pensare a una decostruzione e destrutturazione metalinguistica per indurre a un'astrazione-dissociazione sensoriale. O a un viaggio ideale della mente nella penombra delle reminescenze dove tutto il rimosso si anima di nuove simbologie. Non è un caso l'allitterazione In France/In Trance per indicare la metafora di un altrove sinestesico e psicoambientale.  Sono undici pezzi situazionisti giocati su cut up, rumori trovati, stratificazioni dadaiste. Non c'è nulla di fuori posto in queste gingillerie ludiche e ipnotiche che manipolano il suono con ritmiche in dissolvenza, ripetizioni, concretismi distorti e fuori fuoco e riverberi acusmatici. Gli strumenti usati sono elettroacustici più che elettronici. C'è una ricerca armonica nella timbrica e nelle sequenze scansionate con intervalli regolari quasi sotto forma di impulsi psicotropi dalle proprietà ipnagogiche. Ma tutto è estremamente rilassante, etereo, impalpabile e delicato. Il risultato finale è a dir poco sorprendente e non lascia indifferenti per originalità e calibro. P. Sleep è un alternarsi di martelli e ticchettii ottenuti da tastiera giocattolo e percussioni. Dark Moody invece incanta con il peso e la densità di emissioni quasi granulari. Uno dei pezzi in assoluto più estasianti, di una cupezza gotica e sacrale, è This Sensation Was Strong dove il giro di chitarra classica è attraversato da una serie di perturbazioni trasversali che lo affievoliscono e lo esaltano rendendolo a tratti palpabile e materico. Middle Aged Man con i suoi rintocchi sconnessi e i tremoli entra in un metafisico introspettivo ombroso quanto poetico e struggente. Poi la lunga digressione For Days I Met No One in cui gli strumenti assumono funzioni onomatopeiche di risacche, sussurri e folate glaciali. Flies e Nature And Things con i loro assemblaggi bizzarri di suoni trovati sono le più 'faustiane' in assoluto. Tutto l'album sembra essere un omaggio ai Faust e al loro interrogativo esistenziale galleggiante tra realtà e sogno: nobody knows... If it really happened. Il loro pezzo manifesto non a caso gioca sull'allittirazione della parola Miss Fortune del titolo che all'interno del testo diventa misfortune.

Romina Baldoni

Audio

Video

https://vimeo.com/364335730?fbclid=IwAR1osj6vUOMW8CEgplfaEZ9nFYOB0KMJUA3iCaXxQsTodVATigG0gYOS_SY
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