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9 Luglio 2016 , , ,

Jaguanera HEAD TO TAIL

24 giugno 2016 - Seahorse Recordings

A distanza di tre anni dall'album di esordio “Runners”, i Jaguanera approdano alla label Sehorse Recordings e danno alle stampe il nuovo “Head to Tail” dal sound più marcatamente eighties ed imbevuto di suggestioni e pulsioni new wave provenienti dalla perfida Albione. La band di Andrea Bellassai, Gabriele Mascherucci, Davide Mazzaferri e Renzo Manuel Possanzini oggi appare più sicura dei propri mezzi. La tracklist di undici brani è connotata da una ricerca della melodia attraverso i registri di un'elettronica minimale a cui si uniscono ambientazioni sonore con echi di Simple Minds, così come della ingenua magniloquenza dei primi U2. L'opener OGLE 2005 è forse la traccia più umbratile, così ricca di screziature Joy Division che si sintonizzano in modo naturale con le nuance della voce di Andrea Bellassai, vicina ai toni di David Sylvian.

Con Karmatronic si cambia registro e si entra in una sorta di elettrificazione dei Depeche Mode, così come la successiva Did you Know?, brano che non sfigurerebbe all'interno di una programmazione radiofonica meno mainstream oriented. Le aperture di Save Me ricordano un mood a metà tra la chitarra di Charlie Burchill e quella di The Edge (vedi anche il delay della brumosa A Good Day), con una coda da stadium rock. Black Albino ha un giro di basso assassino funzionale a sostenere le varie anime del brano in cui si ritrova una quadratura da cui emerge tutta la potenzialità della band. Il viaggio scorre bene anche sulle note della malinconia liquida di Halfmoon la cui chitarra si muove nel solco tracciato da Robert Smith, così come all'interno dei languori di Jailbird, pronti a fare detonare l'elettricità. Il cerchio si chiude con The Manifestwave, suggestiva variante strumentale della iniziale OGLE 2005 e di Karmatronic.

Il pregio di “Head to Tail” è quello di suonare autentico senza risultare una semplice copia carbone dei modelli di riferimento. L'unico limite sta in una scrittura che in alcuni passaggi è carente di personalità, compensato da un indubbio buon lavoro svolto sulla produzione dei suoni sempre puliti. Per il momento i Jaguanera hanno sfiorato l'obiettivo ma è solo una questione di tempo, perché siamo certi che al prossimo giro faranno centro.

Giuseppe Rapisarda

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