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28 Marzo 2013

Bad Uok ENTER

2013 - Auand Records/Jazzos

bad-uok-enter-Bad Uok è un collettivo dedito al jazz radicale, che presenta una formazione inedita: non vi è infatti basso o contrabbasso. Il gruppo è formato da Leonardo Rizzi, chitarra e chitarra baritono, Federico Pierantoni, trombone, Andrea Calì, piano acustico ed elettrico e Andrea Grillini, batteria, che è l'autore di nove degli undici brani contenuti (rimangono Congo e la conclusiva Enter opera del chitarrista) ed ha formato il gruppo nel 2010, inizialmente con Filippo Mantione al posto di Pierantoni. La musica varia all'interno del disco. La traccia iniziale, Intro,  è un solo di piano quasi cameristico, accompagnato da frequenze basse industriali. In 105 pt 2 un lungo e liquido assolo di piano elettrico mi riporta a quando adolescente scoprivo Chick Corea. I momenti di calma si alternano con quelli più elettrici e quelli in cui la formazione si lancia nella ricerca sonora estrema, per esempio 66, vicina al lavoro dei collettivi inglesi di improvvisazione radicale. In 1112, dove la batteria tiene un tempo di marcetta e chitarra e trombone dialogano su un tema geometrico e arzigogolato siamo nei territori del rock in opposition più sperimentale (News from Babel, Cassiber), anche quando entra il pianoforte e la melodia diventa ariosa e cantabile.

 

Ci sono anche brani più facilmente fruibili per l'ascoltatore non “experienced”, come 105 pt 1, bel jazz-rock che fila come un treno. Tutto sommato il musicista che si mette più in evidenza è il pianista Andrea Calì, dal tocco leggero e percussivo che si esplica in lunghi ed eleganti fraseggi. Tutti i musicisti però padroneggiano ugualmente bene tecnica e stile. Il chitarrista Leonardo Rizzi è molto interessante sia quando svisa in maniera jazz-rock, sia quando ha uno stile più radicale, vicino al rumorismo di Hans Reichel. Personalmente plaudo alla scelta del trombone come quarto solista, uno strumento che non è tra i più usati (è difficilissimo da suonare), ma ha un suono profondo e morbido che a me piace moltissimo. Non si sente l'assenza del basso: i quattro si alternano nei patterns ritmici e l'interplay fila che è una meraviglia. Il batterista Grillini sottolinea ottimamente il lavoro degli altri tre con un drumming fantasioso e per nulla invadente. Musica originale, in Italia non si sentono molti materiali del genere, forse qualche lavoro di Gianluca Petrella o Giorgio Falzone. Disco molto bello ma di non facile ascolto per i neofiti.   

 

Alfredo Sgarlato

Audio

BAD UOK - ONE THOUSAND THREE from Giovanni Aloi on Vimeo.

Video

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