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22 Marzo 2023 ,

Lady Ubuntu Disco Scritto Con Lo Scazzo Nei Primi Mesi Del 2021

2022 - Autoproduzione

È evidente che a Francesco Lonetti, autore dei testi, e alla sua band, lo scazzo gli prende bene. In questi undici pezzi godibilissimi c'è il meglio di un certo rimando alla musica italiana melodica e creativa degli ultimi decenni. Pop brillante e naïf, la verve italo disco, l’elettro-synth post-punk e sentori dell’hip-hop da spaghetti funk, il tutto peraltro suonato e arrangiato magnificamente. Ci ricorda moltissimo il suono de I Camillas, sempre in equilibrio tra nostalgia vernacolare, dadaismo e dissacrazione umoristica, mai demenziale, capace di cogliere i paradossi esistenziali e stemperarli in un gioco di deformazione che diventa distanza e distacco, punto di vista di spettatore capace sempre di divertirsi nel grande varietà della vita. Perché il segreto sta sempre nello spirito di chi osserva dalla giusta prospettiva. E allora anche i momenti più assurdi e surreali possono essere presi a bastonate dalla forza dirompente del riderci su. Risate agre, risate sbeffeggianti e liberatorie, risate vere di spontaneità. L'importante è rispondere allo scazzo cazzeggiando. "Disco scritto Con Lo Scazzo" segue sorprendentemente il gioco di rimandi e di riprese in continuum che è presente anche nel validissimo "Crudité" degli X Mary, tanto per capire a quale tipologia di cose -qualitativamente pensate- stiamo alludendo. Molto intrigante il gioco di cambi ritmici di Sogno (Questo È Quanto). Poi il techno funk di Disco Tourette Gospel (Signore Apri I Bar) caricaturale e martellante, ripresa anche dalla bonus track in versione Tamarro Remix B. Sentimenti: eri forte papà è un tocco di illuminata parodia che fa il verso a una improbabile ibridazione tra Gianni Morandi e Vasco Rossi in un onirismo raga rock. Tutto il disco di Lady Ubuntu si muove in una indefinibile e pregnante dimensione di iperboli nonsense che lasciano arrivare il vortice di contraddizione e afasia dei nostri tempi proprio attraverso le forzature ridondanti e kafkiane, se non addirittura trash, che si rincorrono in un vorticoso, geniale e delirante calderone di ripescaggi, rimescolamenti azzardati, forzature tanto ciniche quanto goliardiche, tanto amare quanto sagaci. Niente suona più sbeffeggiante e sferzante di questa grassa risata piena di lucida consapevolezza. Lo scazzo potrebbe allora riferirsi alla voglia di reagire e seppellire proprio con un baccanale sfrenato e ubriaco tutti coloro che durante la pandemia pretendevano di chiuderci in gabbia con una museruola.

Romina Baldoni

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