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7 Gennaio 2013

Calibro 35 DALLA BOVISA A BROOKLYN

2012 - Autoproduzione

calibro35Ci sono due cose dell’Italia che piacciono agli americani: il neorealismo e i b-movie polizieschi degli anni ’70. E così il salto da Milano (dalla Bovisa per la precisione), a Brooklyn per i nostri Calibro 35 è breve. Figlio della loro ultima visita nella Grande Mela, negli stessi studi in cui avevano registrato “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”, questo EP “Dalla Bovisa a Brooklyn”  è una sorta di appendice al precedente lavoro uscito sempre quest’anno. Parentesi per i neofiti: il gruppo interamente italiano nasce nel 2009 con l’intento di riproporre le famosissime colonne sonore dei polizieschi che hanno reso celebre la capacità italiana nella scrittura delle colonne sonore. Al repertorio cover, riprodotte con grande fedeltà agli originali, si affianca subito la composizione di brani inediti in stile che mostra come i nostri abbiano imparato al pieno la lezione. Tornando al disco in questione, troviamo ad accompagnarlo anche una breve storia a fumetti a firma Gianfranco Henry Enrietto e Marco Philopat (nulla di speciale ad essere franchi) che vede protagonisti gli stessi Calibro 35 in un surreale tour-incubo negli States.  Per quanto riguarda le 6 tracce che dire, loro sono bravi, il genere ormai lo maneggiano alla perfezione e non c’è bisogno di aggiungere altro. Però c’è da dire che le cover spiccano rispetto agli inediti. In evidenza la versione acida della colonna sonora de “Il Padrino” (omaggio quasi dovuto per suggellare l’ennesimo gemellaggio Italia-USA), Death Dies, bellissimo pezzo della colonna sonora di “Profondo Rosso” e la magica New York by night  del maestro del genere Piero Piccioni. Insomma, altre chicche per gli appassionati del genere ma nulla di memorabile.

 

Riccardo Grandi

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