fermoposta.it → inviati dalle band
Migliora leggibilitàStampa
10 Gennaio 2013

Pat Pend DA USSU CUSSAVILLE VOL.1

2012 - Autoproduzione

pat pendLa leggenda narra, che nel bel mezzo dell'Umbria, ci sia un cantastorie mascherato da One Man Band, che si aggira con la sua chitarra, tra le colline e gli uliveti, suonando roboanti e malefici riff. ll suo nome è Pat Pend e prende tutto ciò che il Rock n' Roll ha donato nei suoi anni migliori, per rimescolarlo a suo piacimento, spremendo preziose melodie Garage come limoni maturi, per poi versare il tutto in un recipiente pieno di alcoliche finezze Country, senza dimenticare un pizzico di attitudine Punk, che non guasta mai. Una specie di supereroe dei fumetti, che salva la musica, suonando selvaggiamente i tasti della sua chitarra, uccidendo tutti i nemici con la potenza devastante dei riff stralunati e scartavetrati.

 

Tutto questo è il mondo del rocker misterioso, fatto di radici e tradizioni senza tempo, che viaggiano attraverso le vallate, portandosi dietro un sapore di Rock rurale, pieno di storie sgangherate, suonate a volumi estremi. Un'isteria garage che fa tremare i ponti, che deve molto anche a cose più recenti, tipo The Jon Spencer Blues Explosion, ma che si veste in maggioranza di luride armonie Country-Rock anni 50. Basta ascoltare Troppo Pazza, per rendersi conto della semplicità con cui il sound proposto esce fuori grezzo e fluido già dalle note iniziali; un ritmo contagioso che prende allo stomaco e al cuore. Se volete ascoltare un po' di sano e contagioso Rock n' Roll, mettete da parte tutto quello che state ascoltando ora e concentratevi su questo fantomatico progetto agro-Punk di notevole fattura. Speriamo che in futuro ci siano sorprese e magari un Ussa Cussaville Vol.2, per il momento possiamo dire, che questo lavoro resterà sicuramente tra le cose da ricordare, con più piacere, nella storia musicale umbra degli ultimi dieci anni. A voi la scelta: buona o cattiva musica. Io vi consiglio di andarvi a vedere un live infuocato di Pat Pend, ne uscirete rigenerati.

 

Luca Fiorucci

Audio

Inizio pagina