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24 Ottobre 2016 ,

Sara Jane Ceccarelli COLORS (STORY OF A GIRL WHO WANTED TO RECORD AN ALBUM)

7 ottobre 2016 - iCompany

Nel suo eclettico percorso artistico che combina in vari modi musica, recitazione e teatro, la trentacinquenne italo-canadese Sara Jane Ceccarelli si era già fatta notare nel 2009, giungendo in finale al Premio Musicultura (ex Premio Recanati) come componente del quartetto vocale femminile Le Core. Sette anni e diverse collaborazioni dopo, arriva "Colors", il suo primo album da solista, in cui propone dieci brani che spaziano dall'elettro-pop al jazz, avvalendosi del contributo di Luigi Di Chiappari (tastiere), Paolo Ceccarelli (chitarra elettrica), Andrea Guastadisegni e Andrea Messina (programmatori di synth e drum machine).

 

Per molti versi, "Colors" non è un disco "facile": molteplici influenze musicali, tanto nella composizione quanto negli arrangiamenti, e diverse tecniche di registrazione si combinano con coraggio e spiccata musicalità, ma in modi non sempre facilmente accessibili all'ascoltatore medio. A questo si aggiunge la scelta di cantare in italiano, inglese e spagnolo, quasi a voler fare della lingua un ulteriore elemento da aggiungere alla già complessa trama sonora dell'album. In questo senso, il titolo "Colors" va davvero preso alla lettera: è come un arcobaleno di modi diversi di intendere la musica per la Ceccarelli, nel quale il solo filo conduttore è dato dalla voce dell'artista. Molto belli il brano omonimo, dal forte sapore jazzistico, Colors, forse vocalmente la prova più convincente, come anche Tango Para Decirte Adiós, in cui sonorità rétro e timbriche synth si fondono benissimo in un arrangiamento ed un missaggio di primo livello. Apprezzabili anche "Be Human" e "Only Me (And Who Doesn't Bother Me)", quest'ultimo il brano in cui la Ceccarelli alterna, verso dopo verso, italiano ed inglese, con un risultato un po' spiazzante, ma sempre convincente.


Valerio Pugliese

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