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30 Luglio 2013

Nando Citarella & Tamburi del Vesuvio CAROSONANDO

Uscita: 24 giugno 2013 - AlfaMusic/Egea/Felmay

citarellaOggi Nando Citarella, nato a Nocera Inferiore il 18/11/1959, è uno dei maggiori interpreti della musica napoletana. In questo nuovo disco, “Carosonando”, reinterpreta come è chiaro sin dal titolo Renato Carosone, musicista tra i più simpatici e geniali che il nostro paese abbia conosciuto e altri autori partenopei meno noti al grande pubblico. Ovviamente li fa rivivere aggiornando le loro canzoni con ricchissimi arrangiamenti, curati dal Maestro Pietro Cernuto, che fondono la melodia tipicamente napoletana con ritmi dispari e in levare tipici della tradizione balcanica (il funambolico batterista Gianni Di Carlo, se avete la fortuna di vederli dal vivo, è uno spettacolo nello spettacolo), sezioni di fiati jazzistiche, intarsi di note arabeggianti, perché la tradizione, come hanno più volte ripetuto a chi scrive queste righe tutti più importanti esponenti del genere, non è un monolite intoccabile ma qualcosa che evolve nel tempo, si contamina con i racconti altrui. Da sempre i musicisti viaggiano, imparano e insegnano... Le note indimenticabili di Maruzzella, affidata alla voce di Gabriella Aiello, Pasqualino Marajà, Caravan Petrol si alternano con canzoni meno famose, come Palazziello, di Furio Rendine,  una “canzone da giacca”, ovvero quelle che erano destinate all'esecuzione in ambienti più altolocati e quindi erano così chiamate perché richiedevano anche un abbigliamento consono. Molto belli gli intrecci dei sax, tra cui spicca il soprano di Pierluigi Pensabene, che firma Filangieri, brano che unisce il medio oriente a Canterbury passando per Duke Ellington. Man mano che si procede nell'ascolto la musica si fa sempre più irresistibile. Piccolissima serenata parte calypso e si fa boogie. Caravan petrol esplode di ritmo. Pizzica, tango, danze ungheresi, jazz, tutto si fonde con la massima naturalezza. L'atmosfera è quella di un'Italia uscita dalla guerra e che aveva voglia di rinascere, molto diversa da quella di oggi, più ingenua (non musicalmente), ma più creativa. Citarella e la sua band ci riportano il clima di quegli anni aggiornandolo con la maggiore conoscenza dei mondi musicali che abbiamo in quest'era globalizzata, nel senso migliore del termine. Il tutto suonato con una grande dose di senso dell'umorismo, che non sempre in musica si trova e per noi è il benvenuto. Certo, per chi è cresciuto col punk o con Captain Beefheart sono le voci perfettamente intonate della tradizione napoletana a suonare un po' strane, ma questo disco è un divertimento assicurato, e se Nando Citarella suona dal vivo dalle vostre parti non perdetelo! 

 

Alfredo Sgarlato

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