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10 Febbraio 2014 , ,

Jacob Faurholt CORNERS

2014 - Raw Onion Records

Jacob Faurholt CORNERSAscoltare più volte un disco fa scoprire cose che un ascolto frettoloso rischierebbe di fare fatalmente perdere. E’ il caso di "Corners", album dell’artista danese, ma di stanza ormai da anni a Berlino, Jacob Faurholt: la sua opera solista consiste in cinque dischi dal 2005 e milita anche nei Crystal Shipsss. Pian piano, ascolto dopo ascolto, le melodie apparentemente semplici e ingenue di Faurholt entrano nella testa e se ne scoprono aspetti a prima vista nascosti che rivelano la  natura tormentata, bizzarra e fragile del musicista danese. Una distorsione che dà un tono dolente alla chitarra (Corners, SH), la voce che si ripiega su note malinconiche, tastiere che sembrano cigolare faticosamente come i tormenti dell’anima, una melodia che suona familiare e irresistibile, aggraziata e naif (A Horse’s Head), un blues scombiccherato, vagamente alla Daniel Johnston (Girls), che viene ricordato anche nella trascinante e sbilenca Rock’n’Roll, l’epicità romantica del mellotron (Sing & Swing), il valzer alcolico e nero che la steel guitar bagna di nostalgia e suggestione (Two Moons), tutto questo ed altro ancora potrete scoprire fra le note di “Corners”. Registrato fra Berlino e gli Stati Uniti e prodotto dallo stesso Jacob Faurholt insieme a David Crowell, che al disco dà un contributo importante con le sue tastiere, “Corners” è un’opera di songwriting lo-fi che ha i numeri e la qualità per non finire nel dimenticatoio.

 

Ignazio Gulotta

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