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26 Marzo 2012

Santiago Dietche BUILT SIMPLE

2012 - Autoproduzione

Non è dato sapere assolutamente niente riguardo chi ci sia dietro al progetto di Santiago Dietche, se non che il nome è preso a prestito dall'omonimo misconosciuto attore, che per due anni fu tra gli interpreti di "My Sucky Teen Romance", uno dei tanti film ad argomento vampiresco. Nelle poche note trovate in Bandcamp, unico riferimento presente nel web, si sa che viene da Austin nel Texas e che queste 7 tracce sono registrazioni casalinghe, mentre in un prossimo futuro il ragazzo promette ulteriori sviluppi creativi. Se il buongiorno si vede dal mattino dobbiamo prepararci ad allargare l'organico dei nuovi cantastorie perché qui abbiamo per le mani un vero talentino.Tra le sue influenze Santiago cita Nick Drake, Elliott Smith e gli immancabili Fleet Foxes: nessun altra pietra di paragone saprebbe definire meglio  la grazia e la purezza di questi 25 minuti.

 

La semplicità unita ad una voce deliziosa fa sì che queste tracce denominate "Built Simple" pur essendo delle home recordings sono già un significativo assaggio delle capacità compositive di Dietche. Come definire altrimenti songs cristalline come Next years blues, F.A. Dear, July Vines e Blind Casanovas, per sola voce e chitarra ma recanti un calore interpretativo ed uno stile da maturato interprete. Waltz N°2 Xo è una cover  del compianto Elliott Smith, non sfigura a paragone dell'originale, e magnifica é pure Audrey nella quale il nostro si fa aiutare alle harmony vocals da Blair Robbins. Sottolineo con vigore che se continuo a proporre ai lettori di Distorsioni iniziative come queste  lo faccio principalmente per evidenziare il lavoro di Bandcamp, ed aggiungo anche Soundcloud, ovvero questi giganteschi contenitori musicali che permettono a qualsiasi musicista di manifestare i propri istinti artistici, facendosi notare da appassionati o meno: insomma l'unica maniera di sfuggire alla cecità delle etichette discografiche che come ho sempre detto preferiscono - spesso, non sempre - battere cassa piuttosto che interessarsi alla proposte realmente valide.

 

Le registrazioni di questo "Built simple" sono state catturate in una cucina vuota a casa dei genitori di Santiago, e questo accresce il fascino artigianale dell'intero lavoro; lo stesso autore chiarisce che il grande freddo con il quale sono state registrate le canzoni  ha fatto sì che la sua voce non uscisse perfetta ma per adesso mi pare assolutamente positiva, non avendo poi modo di verificare il contrario. Il grande freddo è ben fotografato dalla magnifica copertina in pieno stile invernale, opera di un bravo fotografo locale, tale Sam Butler. Per adesso è tutto, aspettando fiduciosi i prossimi lavori ufficiali.

 

Ricardo Martillos

Audio



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