Migliora leggibilitàStampa
15 Febbraio 2015

Hélène Grimaud-Sol Gabetta DUO: Schumann, Brahms, Debussy, Shostakovich

2014 - Uscita: 6 Ottobre - 5 Ottobre 2012 - Deutsche Grammophon

 

duoL’insolita collaborazione tra la pianista francese Hélène Grimaud e la violoncellista argentina Sol Gabetta non poteva che dare buoni risultati, ma quello che emerge da questo “Duo”, inciso ed uscito nel 2012 - e successivamente in 2 LP-download nel 2014 per Deutsche Grammophon - supera ogni aspettativa. La chimica che lega due individualità così distanti è a dir poco sorprendente, tira fuori il meglio da ognuna di esse: la solarità che Gabetta riesce a portare con il suo violoncello, suonato con calore e vitalità tali da “snaturare” il suono di uno strumento così malinconico e scuro, illumina le note precise e penetranti della Grimaud, una delle icone del mondo della classica moderna, con alle spalle già 850.000 cd venduti sotto l’etichetta tedesca Deutsche Grammophon. Le due artiste, note per la loro capacità di portare le opere che eseguono ad estremi interpretativi non sempre di facile assimilazione, in questo album sembrano contenere le proprie personalità più per naturale rispetto del partner che per consapevole scelta stilistica. Del resto è il primo (e per ora unico) lavoro che hanno registrato insieme, e più in generale è la prima volta che le soliste Grimaud e Gabetta suonano in un duo.

 

L’eleganza con cui i movimenti vengono suonati si percepisce sin dall’inizio, con Fantasiestuke, Op.73, una struggente opera del compositore Robert Schumann (1810- 1856). Nonostante la musica sia quanto di più vicino al romanticismo si possa immaginare, l’esecuzione non dà spazio a enfasi o eccessi inutili, regalando un’interpretazione che a tratti può risultare fredda, ma che scorre con una grazia sempre raffinata. Lagrimaud disposizione delle opere è ben studiata, e regala all’ascoltatore un percorso suggestivo che lo porta dalle note di Schumann, suonate con uno stile più accessibile ed immediato, alla sezione dedicata alla Sonata per violoncello e pianoforte no.1 in Mi m di Johannes Brahms (1833-1897). Qui il connubio tra le due artiste si fa solido come non mai, ed offre i risultati più affascinanti del cd: le trame musicali del compositore tedesco, sempre caratterizzate da toni romantici che le portano ad esprimere una profonda dolcezza poetica, si prestano bene alla sensibilità tutta femminile di Grimaud e Gabetta. Nell’Allegro gli intrecci tra i due strumenti si stringono maggiormente, regalando i momenti più emozionanti del disco.

 

L’interpretazione più naturale, ma anche quella che regala meno momenti di interesse, è quella di Claude Debussy (1862-1918), la sezione senza dubbio più sperimentale: le corse animate di Grimaud e il robusto pizzicato usato nel secondo movimento da Sol Gabetta sono i tratti più rilevanti di una serie di esecuzioni che poco aggiungono alle composizioni del gabettafrancese, già di per sé prive di quella carica emotiva presente negli altri autori. A concludere seguono quattro movimenti di uno dei più importanti compositori russi, Dmitrij Shostakovich (1906-1975). Qui è soprattutto il violoncello ad emergere, con l’interpretazione mozzafiato di Gabetta, che riesce a dare un tocco di pathos tipicamente latino a queste note che viaggiano a metà strada tra gli ultimi sospiri del romanticismo e i primi albori del jazz. L’unico appunto da fare all’album è la scelta discutibile della sala dove è stato registrato, la Philharmonie di Essen caratterizzata da un’acustica troppo dispersiva, che toglie intimità all’esecuzione. Il disco resta comunque splendido, un elegante e delicato lavoro che fa ben sperare nella prosecuzione di questa riuscitissima collaborazione.

Lorenzo Berretti

Audio

Video

Inizio pagina