Migliora leggibilitàStampa
13 Luglio 2018 , ,

Recensioni – Slagr: “DIRR” [a cura di Ignazio Gulotta]


Norvegia

Hubro Music (15 Maggio 2018)

 

Slagr è un eccellente trio sperimentale norvegese, giunto ora al sesto disco, che intanto si fa notare per la sua originale strumentazione: violoncello (Katrine Schiott), vibrafono e armonica a bicchieri (Amund Sjolie Sveen) e violino Hardanger della tradizione norvegese (Anne Hytta). Il risultato è una musica che ha il fascino misterioso e inquieto delle plumbee atmosfere nordiche e dei suoi grandi spazi, a cui si aggiunge l'ipnotismo suggerito da lunghi e suggestivi droni che, se da un lato avvicinano la musica degli Slagr all'elettronica minimalista, dall'altro essendo generati da strumenti tradizionali possiedono sonorità con un che di atavico e ancestrale. La musica di questo "Dirr" suona al contempo antica e moderna, o meglio fuori dal tempo, religiosamente laica; si pone al di sopra delle bassezze del quotidiano per elevare lo spirito in una dimensione meditativa profondamente spirituale. Non resta che abbandonarsi all'ambient di Aur con l'armonica a bicchieri che evoca paesaggi di incantata fragilità, all'inseguirsi di droni minimali di Flimmer, il brano più vicino al minimalismo, alle placide e autunnali melodie disegnate dall'Hardanger in September, al languido e nostalgico violoncello dell'oscuro Oyr, e sembrerà di viaggiare fra paesaggi inconsueti e incontaminati, dove incanto, meraviglia, magia si fondono con trame brumose e malinconiche.  Voto: 7,5/10

 

Video

Inizio pagina