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15 Ottobre 2017 ,

SpaceFest! – Pure Phase Ensemble SpaceFest! 1-2 Dicembre 2017, Danzica, Polonia


SF-2017-poster_sm400pxLa più grande epifania psichedelica che ancora non conoscete

 

La pubblicazione del “Live at SpaceFest!  della Pure Phase Ensemble il 29 Settembre 2017 è l’occasione per scoprire un affascinante evento underground nato e partito nel Dicembre 2011. Proiezioni in grigio e nero alle spalle, il palco invaso da una luce rosso sangue; un feedback selvaggio riempie lo spazio. Il guru, vestito di bianco, sta piegato sulla chitarra e pare un Neil Young convertito all'induismo che inneggia a Krishna con tutta la foga dei Crazy Horse più elettrici dietro di sè. E comincia la festa. Ma andiamo con ordine.

 

 

Danzica, spazio profondo

Gdansk, in italiano Danzica; la suggestiva città polacca affacciata sul mar Baltico, non è solo uno storico porto franco per secoli conteso da teutoni, prussiani, russi e tedeschi. È anche un “hub stellare” per comunicare direttamente con l'Interzona, come la Tangeri in cui bazzicava uno strafatto  William Burroughs. Durante la prima settimana di Dicembre, la città ospita lo SpaceFest!, una manifestazione promossa dal Laznia plakat_spacefest_www_400px (1)Centre for Contemporary Art in collaborazione con la casa discografica Nasiono Records. In altre parole, l'esperienza psichedelica più libera ed estrema che possiate immaginare: un evento ancora ben radicato nell'underground ma per il quale non è difficile immaginarsi un futuro importante come festival-guida per tutta una scena musicale. Apice di questa sciarada di giovanissime band emergenti è l’apparizione della Pure Phase Ensemble, un moniker dietro al quale si celano sia giovani musicisti polacchi, sia artisti già affermati, che si confrontano, propongono workshop, laboratori ed intercultura. Ma che soprattutto, durante lo SpaceFest! si esibiscono assieme, in un live fatto di vera improvvisazione; o meglio, costruzione musicale istantanea e condivisa. Come collettivo aperto, liquido, permeabile, nonché progetto “a tempo determinato” (giusto i giorni del Festival), la Phase Ensemble di anno in anno si reincarna in forme differenti, dal sound sempre ben radicato nel “rock per chitarra” ma arricchito di sax, violino, flauto e strumenti etnici. Durante lo SpaceFest! il gruppo viene coordinato e rimodellato da un ospite esterno di caratura internazionale che funge da direttore musicale dell’Ensemble.

 

PPE1_600pxUn viaggio interstellare sempre nuovo, nel free form minimalista, elettronico e psichedelico, declinato secondo la personalità del direttore e dunque ogni volta fotografato da una diversa angolazione della scena alternativa. In sintesi, se possibile tracciare un itinerario comune, un Terry Riley prestato ai Velvet Underground, un Brian Eno esule nella Germania di Cluster ed Harmonia. Insomma un grand guignol onnivoro e vorace di suggestioni, libertà, privo di confini definiti ed anzi fluttuante in un cosmo di oscillatori che miscelano senza remore Spiritualized, “Bitches Brew”, La Monte Young e la psichedelia PPE2-600px_1industriale britannica di nuovissime leve come Hookworms o Moonlandingz. In altre parole: un trip da brividi. Senza assilli di vendite né tanto meno di classifiche, l’esibizione resta un puro e deregolato esercizio di improvvisazione, libertà e scoperta dell’altro da sé. Passando in rassegna i live pubblicati annualmente dalla Nasiono a testimonianza di ogni formazione del PPE, ogni appassionato di droni & acido scoperchierà un vaso di pandora in grado di toccare ogni recesso, ogni peccato, ogni perversione ed ogni virtù dell’alternative psichedelico contemporaneo.

 

 

Due passi indietro

 

PPE3_559Pure Phase versione 3  (1 Agosto 2014)

La Pure Phase versione 3 vantava come ospite Laetitia Sadier, la chanteuse degli Stereolab: sana portatrice di cabaret sperimentale ma sempre affabile. In apertura sta l'avventura psycho-georgiana di Phase In C, fa poi bella mostra di sé la ballata di smooth-psycho-jazz di Heaven And Earth e trionfa il garage per sax tenore di They Sell The Monkey, Its Rock 'n' Roll. Etereo, il lungo omaggio conclusivo ad Edda Dell'Orso, la voce di cristallina lontananza che Morricone scelse per le colonne sonore dei film di Sergio Leone: soffice, notturno, jazzato, cesellato di vocalizzi dream pop.

 

PPE4_559pxPure Phase versione 4  (8 Agosto 2015)

Nel 2014 è stato il leader dei Ride, Mark Gardener, a portare sul palco del Club Żak i suoi droni ciclici e percorribili all’infinito come un nastro di Möbius. Gli 8 minuti di Morning Rise e soprattutto i 15 di Notatki sono momenti di sogno galleggiante sull’antieroismo di una quotidianità non ancora ingrigita dalla noia. Mantra che vanno impercettibilmente in crescendo e che acquistano energia come l’onda che si avvicina a riva. L’assalto frontale alla Stooges di Zostań Na Noc riporta sulla terra l’equipaggio prima di assestarsi in un circuito perpetuo di fraseggi laid-back. Trance industriale, come un messaggio in bottiglia abbandonato nella radiogalassia Centaurus A.

 

ppe5_600Pure Phase versione 5  (21 Ottobre 2016)

Allo SpaceFest! per la quinta incarnazione della Pure Phase, si presenta così Hugo Race, storico collaboratore di Nick Cave e leader dei True Spirit. Un set rarefatto, pieno di catatonica astrazione, con un sinistro ed oppressivo sentore di catastrofe imminente. Ma quando l'ensemble, in We Would Not Change A Chord o in The Chase, va su di giri ed a pieno organico, ecco che scaturisce ora un blues deviante, ora un indomito spirito etnico, mentre una chitarra aguzza percorre la tessitura elettronica di soliloqui puntinisti.

 

 

ppe6_600-559x559Pure Phase versione 6  (29 Settembre 2017)

Ed ora possiamo tornare da dove eravamo partiti. A quando Anton Newcombe, guru in bianco, si guarda un attimo attorno prima dell’attacco furibondo di God Drugs. È lui l'ospite dell'ultima edizione del festival e leader della PPE versione 6, il cui live è uscito per la Nasiono. Un set da non perdere per ogni suo fan, perché Newcombe è in grado di trasformare chiunque incontri, da Tess Park ai Lovetones, nella reincarnazione dei BJM perennemente incantati in “quel suo riff”; sempre unnamedquello, lo stesso che si potrebbe ascoltare comunque per ore e giorni interi, sdraiati su un tappeto afgano al centro esatto del Mondo. Dall'assolvenza spettrale di Popol Vuh, la vibrazione sottocutanea alla Black Angels di Balwan, il ronzio disturbante e subliminale di Tetno Pulsu, fino allo psycho ‘n’ roll conclusivo di Getting Bored: Iggy Pop negli anni dell’apatia shoegaze. ----- We are all trying to create our own culture because Western culture is dead”. Anton Newcombe (foto a sinistra)  non le manda a dire… .

 


PPE7_SF2017_400pxLa reincarnazione n.7 del  Pure Phase Ensemble l'1 e il 2 Dicembre 2017 sarà a cura di Maciej Cieślak, leader chitarrista della famosa band polacca Ścianka; con lui Michał Gos (drums) e Karol Schwarz (bass guitar). 
Un biglietto Ryanair per Danzica costa una trentina di euro, al netto di cancellazioni selvagge. Che fate la prima settimana di Dicembre? 

 

 

Guarda  SpaceFest! 2016 - documentary

 

Ascolta  Live at SpaceFest! Pure Phase Ensemble 6 ft. Anton Newcombe

               Live at SpaceFest! - Pure Phase Ensemble  5 ft.   Hugo Race

               Live at SpaceFest! Pure Phase Ensemble 4 ft. Mark Gardener

               Live at SpaceFest! - Pure Phase Ensemble 3 ft. Laetitia Sadier 

               Live at SpaceFest! - Pure Phase Ensemble 2  ft.

               Live at SpaceFest! - Pure Phase Ensemble 1  ft. Jaime Harding)

 

 

Giovanni Capponcelli

Video

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