Migliora leggibilitàStampa
8 Giugno 2021

SEEYOUSOUND – SYS7 2021: Sette Passi Verso Il Cielo


1)

A poco più di tre mesi dalla chiusura della settima edizione, di SEEYOUSOUND International Music Film Festival #SYS7 [Torino, 19-25 febbraio 2021], tentiamo qui non un bilancio, ma una riflessione senza reticenze sullo stato di salute di questa autentica astronave del videomusic, oltre il #Covid (after-rewind #Divoc!!! …) in rapporto a quella che potrebbe essere la diagnosi allargata ad altre rassegne, torinesi e non. La mission primigenia, Musica da vedere, film da ascoltare, traeva origine dalla necessità di ampliare gli orizzonti, con un viaggio “caleidoscopico e rumoroso”.
Con un programma coerente con la mission (e gli appuntamenti collaterali) già con #SYS1 si erano frantumati alcuni schemi, tipicamente sabaudi (esportati…è il caso del Fringe Torino Jazz Festival) dove ogni rassegna rispondeva a canoni dettati da main o banking sponsor, prontamente elaborati e serviti sur la table da raffinati chef & artist director, planati qui per sciacquare i panni in acque padane, ma refrattari alle idee proposte da una parte di artisti torinesi. Non era (e non è) il caso di #SYS, festival indipendente torinese, nato dalla volontà di traghettare una zattera che, da acque limacciose (la poltiglia dell’eventificio pseudo-culturale ad ogni costo), si è fatta prima mongolfiera e che poi in 6 anni si è fatta astronave, oltre gli orizzonti più lontani.
Questa dinamica metaforica del viaggio accidentato e coraggioso si riflette bene nelle figure delle guide di #SYS (da Maurizio Mao Pisani a Carlo Griseri), che hanno saputo imprimere una cifra stilistica originale ai temi che edizione dopo edizione hanno portato SEEYOUSOUND da una dimensione metropolitana-regionale all’attenzione dell’ampio panorama europeo. L’adulazione e la piaggeria non sono nelle corde di chi scrive: possiamo affermare in tutta onestà che #SYS, per contenuti e vision, non ha avuto ancora eguali rispetto ad altre rassegne analoghe per quel coraggio impresso in una dimensione progettuale diversificata nelle varie edizioni. Vi è stato poi l’avvicendamento di Maurizio “Mao” Pisani alla guida del festival con Carlo Griseri, con una leggera virata, nelle rotte e nelle scelte di fondo, artistiche, culturali e organizzative.

L’edizione #SYS7 2021
#Can’tStopMusic è l’hashtag per contrastare la dimensione pandemica che la cultura si trova ad esprimere in questo 2021 che appare sempre più come un 2020 non concluso. La direzione di Carlo Griseri dimostra coraggio e intraprendenza per continuare quel viaggio ininterrotto che #SYS7 garantisce con la scelta obbligata di affidare alla piattaforma Playsys.tv la poltrona virtuale per fruire i titoli in rassegna e in concorso. Chi scrive ha sottoscritto un abbonamento che ha garantito molta flessibilità nella visione da postazione fissa, qualche problema tecnico segnalato per Ipad (prontamente risolto) o altri dispositivi Apple. Ottima la fruizione flessibile dei titoli, disponibili fino a 7 giorni successivi alla chiusura di #SYS7. La struttura tecnica e organizzativa ha retto bene negli appuntamenti in live-streaming dal CineTeatro Baretti, già nella conferenza-stampa di apertura; qualche ingranaggio (da revisionare) non ben calibrato si è riscontrato nelle sound-check session, specie per la messa a punto delle sonorizzazioni della sezione Frequencies. L’impianto di rassegne, sezioni e concorsi che Griseri ha stilato per il cartellone di #SYS7 reitera la road-map delle precedenti edizioni.
INTO THE GROOVE si conferma nella consolidata lezione griseriana non una vetrina ma una panoramica sulla migliore produzione globale di music film che l’anno covidiano ha comunque garantito con alcune gemme che spiccano sui “grandi titoli che continuano ad affollarla: si pensi al nuovo lavoro di Julien Temple, storico amico del festival che ha scelto noi per l’anteprima italiana di "Crock Of Gold" [2020] dedicato al genio maledetto di Shane MacGowan … i documentari imperdibili per ogni amante della musica come "Don’t Go Gentle" [2020 M. Archer] sugli IDLES e "Rockfield: The Studio On The Farm" [2020 Hannah Berryman], "Everything" [2021 S. Sheridan] e "Osannaples" [2021 M.Deborah Farina], "Trance" [2020 E. Belmonte] e la chicca "Blondie In Havana" [2020 Rob Roth], oltre alla performance live di Pivio raccontata in "Nothin’ At All" [2021 M. Malatesta]. C’è spazio per Torino, naturalmente: la prima visione assoluta de "La Musica Non Basta" [2021 M. Temponi & P. Favaro] sui giovani talenti che rispondono al nome di Eugenio in Via Di Gioia, l’animazione di "En Rang Par Deux" [2020 E. Bosco, M. Giusti, V. Mancini], i progetti di Jazz: "Re:Found "con La leggenda del molleggiato [2021 del torinese Francesco Ferraris: improbabile rielaborazione in chiave funk e black dell’opera di Celentano linkata a Prince…] e Torino Jazz Festival con "Moondog Can See You" [2019, dello sloveno Miha Sagadin: eccellente progetto dell’Ensemble Lapsus Lumine, tre vocalist+contrabbasso e con le guest Ernst Reijseger al cello e Jim Black ai tamburi, su cui torneremo qui.] Un angolo della vetrina … contiene (ancora nel cellophane) alcuni dei titoli che già facevano parte del programma di Seeyousound 2020, mai concluso dopo il lockdown …: da "Cunningham" [2019 A. Kovgan] a "Kate Nash: Underestimate The Girl" [2018 A. Goldstein], da "Geula - Redemption" [2018 M. Madmoni, B.J.Yaacov] a "Lo Spirito Continua" [2019 C. Paletto] e "The Juniper Tree" [1990 N. Keene].

 

TRANS GLOBAL EXPRESS Rising Sound riparte dall’Africa, proprio là dove l’edizione #SYS20 aveva mosso le prime tappe di un discorso sonoro e di immagini che dal passato guardava al futuro. La sezione, diretta ancora da Juanita Apráez Murillo riparte dal Ghana dai mille contrasti: in "Contradict - Ideas For A New World" [2020 P. Guyer & T. Burkhalter] un gruppo di musicisti chiede un nuovo ruolo per l’Africa nel mondo di oggi, desideroso di ritagliarsi la propria identità sonora, di sperimentare e di collaborare. Attraversiamo l’Oceano Atlantico e arriviamo in una parte fondamentale del pianeta Terra, che ha tanto da rivelarci, con "Amazônia Groove" [2018 B. Murtinho], un triangolo perfetto di musica, natura e spiritualità, un’occasione unica per scoprire musicisti di talento e canzoni che ancora, persino in Brasile, pochi conoscono. Dopo il Rio delle Amazzoni, 16 nazioni insulari dell’emisfero australe ci incantano con Small Island, Big Song [2019 Tim Cole], una songline oceanica che ci riempirà le orecchie con alcuni dei suoni più intensi ed evocativi che si possano immaginare. Una dichiarazione musicale contemporanea e rilevante di fronte al cambiamento climatico. Con "Lisbon Beat" [2019 R. Maia & V. Viana] ritorniamo in Europa, nei ghetti intorno a Lisbona, una città con complesse lotte di identità […]”.

 

La sezione LP DOC, diretta da Paolo Campana, presenta 4 pellicole: “In A Song Called Hate", di Anna Hildur [2020], l’urgenza di dare voce al problema palestinese viene soffocata ancor prima di potersi alzare in uno degli show internazionali più pop tra fuochi d’artificio, esibizioni in pelle e borchie e beat elettronici. "In A Silent Way", Gwenaël Breës [2020], regista belga, indaga sui Talk Talk e sul mistero di Mark Hollis con il piede sbagliato, senza nessun contributo da parte della band, riuscendo però a imbarcarsi in un imprevisto viaggio iniziatico nell’imponderabile. "This Film Should Not Exist" [2020 Gisella Albertini, Nicolas Drolc, Massimo Scocca, produzione indipendente e in parte torinese) nasce, come indica il titolo, dall’impossibilità di riuscire mettere insieme i pezzi di un percorso fatto di fortuite coincidenze, alla ricerca dell’autenticità perduta del R’n’R’ all’insegna del non-politically-correct. In "Ronnie’s" di Oliver Murray [2020], si guarda indietro nel tempo con sguardo nostalgico nel caldo e sotterraneo mondo del jazz che a Londra ruotava intorno all’omonimo e celebre locale [il Ronnie Scott], da cui traspare un mondo che forse non sarà più.

 

I tre film in concorso di LP FEATURE (diretta da Francesco Giugiaro) “selezionati per questa settima edizione del festival, sono di tre artisti che hanno lasciato delle pesanti eredità ai loro paesi di origine. "Variações-Guardian Angel" [2019 J. Maia] è stato una meteora nel panorama musicale portoghese, eppure l’ha cambiato per sempre. Con la sua stravaganza, la capacità di mettere in comunicazione la tradizione e l’avanguardia ha fatto vedere e sentire ai portoghesi qualcosa di nuovo che non hanno mai dimenticato. "Viktor Tsoi" [2020 A. Uchitel] è un simbolo per i paesi ex USSR, simbolo di cambiamento all’orizzonte, di barriere che cadono, di capacità di guardare oltre. Non è un caso che ancora oggi le sue canzoni si cantano durante le rivoluzioni. "The Ragged Life Of Juice Leskinen" [2018 T. Airaksinen] ha dato ai finlandesi il rock’n’roll, non una musica d’importazione, ma una filosofia, un modo di guardare se stessi in un modo radicalmente diverso.”.

Completano l’edizione di #SYS21, le sezioni di 7 INCH (10 corti in concorso), le sonorizzazioni di FREQUENCIES e i videoclip di SOUNDIES.
Un bilancio nettamente positivo per l’edizione 2021 di #SYS7 (anche se mancano i dati su abbonamenti e visioni sulla piattaforma di Playsys.tv) che scontava inevitabilmente una fruizione forzatamente “at home”, salvo gli appuntamenti in streaming dal Teatro Baretti.
 
I vincitori, le motivazioni, i premi speciali e le menzioni di #SYS7:

La giuria di LONG PLAY FEATURE Concorso Lungometraggi di Finzione composta da Stephen Kijak, Frauke Knappke e Marta Ravani assegna il premio BEST FEATURE FILM “FRANCESCA EVANGELISTI” 2021 a VARIAÇÕES, GUARDIAN ANGEL di João Maia (Portogallo, 2019, 105’)

Victoria Guerra (playing the role of Rosa Maria) during the shooting of the Variacoes Movie in Lisbon, Portugal.
Promotional material, no release, no publication, no crop. Only with wirtten consent by the photographer Joao Pina.

Motivazione: Per il suo ritratto sensibile, sensuale ed emotivo di un'icona queer, in cui la creazione e la scoperta della musica è parte integrante della storia. Il regista accompagna abilmente lo spettatore nel suo mondo, attraverso l'uso artistico della cinematografia, della mise-en-scene, dei costumi e del design, e soprattutto, attraverso interpretazioni attentamente calibrate - in particolare il ritratto esatto e compiuto di António Variações stesso - ha profondamente catturato lo spirito dell'artista e della sua musica.

 

La giuria di LONG PLAY DOC Concorso Documentari composta da Stephen Kijak, Frauke Knappke e Marta Ravani assegna il premio BEST DOCUMENTARY FILM 2021 (1000 €) a

A SONG CALLED HATE di Anna Hildur (Islanda, 2020, 90’)

Motivazione: Qualunque cosa si possa pensare della teatralità BDSM e della musica shock-pop degli Hatari, non si può negare che questo film obblighi il pubblico a coinvolgersi sia in termini intellettuali che politici, portando alla sua attenzione un argomento complesso che vede gli artisti alle prese con una delle questioni sociali e politiche più difficili del nostro tempo. Il film ci spinge all’empatia portandoci in viaggio nel cuore di un conflitto e restituisce i reali volti umani (e musicali) di un popolo oppresso, ma resistente. Sapientemente girato e montato, le sue immagini e le sue idee rimangono a lungo dopo la resa dei conti finale all'Eurovision Song Contest.

 

La Giuria di 7 INCH SHORT FILM Concorso Cortometraggi composta da Maria Pia Santillo, Isabel Garrett e Simone Bardoni assegna il premio BEST SHORT FILM 2021 a FIN DE SAISON di Matthieu Vigneau (Francia, 2020, 20’)

Motivazione: con il suo tono ironico ed enigmatico, "Fin de Saison" fa della musica il principale filo conduttore, l'elemento rivelatore dell'intera vicenda. La natura surreale e talvolta nonsense della narrazione è espressa brillantemente dalle diverse canzoni, le quali danno voce alle molteplici storie che si alternano e intrecciano nel campeggio estivo.

Menzione Speciale: FLOW di Adriaan Lokman (Paesi Bassi/Francia, 2019, 14’)

Motivazione: "Flow" è un'opera sperimentale sensoriale, realizzata da un regista che ben comprende l'arte della fusione fra suono e immagine. I due aspetti si intrecciano in una danza, dando luogo a un'esperienza sinestetica orchestrata con cura, dove lo spettatore è invitato a riarticolare con l'immaginazione un universo in continua metamorfosi.

La giuria di SOUNDIES Concorso Videoclip composta da Ian Pons Jewell, Alessio Rosa e Nicolee Tsin assegna il premio BEST MUSIC VIDEO NICOLA RONDOLINO 2021 a YAMAKASI di Egor Tarasov e Vladimir Ivanov (Russia, 2020, 6’23’’) Musica di MIYAGI & ANDY PANDA

Motivazione: un video dal forte impatto visivo ed emotivo. Una sfida tecnica realizzata col cuore e con grande cura. Attraversando il paese, la vita quotidiana e i paesaggi, tutto si lega meravigliosamente e costantemente, dall'inizio alla fine.

Menzione Speciale: COLOR ME di Martin de Thurah (USA/Danimarca, 2020, 6’ 36’’) Musica di ACTIVE CHILD. Motivazione: Un folle, spaventoso e meraviglioso incubo. Un'esperienza da guardare. Tra i migliori video dell'ultimo decennio.

 

La giuria di FREQUENCIES Concorso Sonorizzazioni Originali composta da Francesco Giomi, Giorgio Li Calzi e Julia Kent assegna il premio FREQUENCIES DIPLOMATICO AWARD 2021 BY COMPAGNIA DEI CARAIBI a Francesco Ivone.

Menzione Speciale:

Premio menzione speciale Archivio Nazionale Cinema Impresa (pubblicazione sul canale Youtube ufficiale dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa) selezionato tra tutte le clip presentati dai partecipanti al bando 2021 viene assegnato a: Jakob Simmerle per la sonorizzazione di SOTTO I TUOI OCCHI, pubblicità Fiat del 1932.

Motivazione: una sonorizzazione che non riduce il film a mera scenografia ma ne esalta e completa la drammaturgia. Per la capacità di integrare la composizione con l'immagine.

La giuria composta dai lettori di TORINOSETTE, selezionati attraverso una call, assegna il PREMIO TORINOSETTE 2021 MIGLIOR FILM DI LONG PLAY FEATURE a

VARIAÇÕES, GUARDIAN ANGEL di João Maia (Portogallo, 2019, 105’)

Motivazione: per la pregevole realizzazione tecnica, per la credibile ricostruzione - anche e soprattutto in musica - degli ambienti storici, sociali, culturali ed estetici di un'epoca; per l’intensa interpretazione dell’attore protagonista, Sergio Praia, ma anche dei suoi comprimari, su tutti Filipe Duarte e Augusto Madeira; per lo spessore drammatico della vicenda, che si fonda su principi quali la fiducia nel proprio talento, il coraggio, la forza e la perseveranza nel realizzare i propri sogni, non scendendo mai a compromessi, anzi affermando, con orgoglio, le proprie radici e il proprio genere; per essere una forte testimonianza contro ogni forma di discriminazione, nel rispetto di chi è "minoranza", risultando comunque un film divertente, spesso frizzante, ma mai sopra le righe.

 

 

2) ANDATA E RITORNO AL FUTURO. OLTRE L’ORIZZONTE: DA #SYS1 A #SYS6 [2015-2020]

Da #SYS1 a #SYS6 (2015-2020)

 

#SYS1 2015 si presentava con una collective-direction, affidata a Maurizio Pisani, presidente, Juanita Apraez Murillo (direzione artistica) e Federica Ceppa alla direzione generale. La rassegna salpava in una prospettiva culturale aperta: già nella prima edizione di #SYS1 (13-17 maggio 2015) si poteva cogliere l’esito felice di “un viaggio stupefacente, caleidoscopico e rumoroso” […] “un carosello di divagazioni creative, nei giorni di festival e durante tutto l’anno, sul fil rouge della musica: concerti, djset, panel, la mostra fotografica Rock Attitude e i due eventi Directors Hackathon, 72 ore per scrivere, girare e montare un videoclip di una band italiana a partire da un brano musicale, e La notte rossa di MTV, una non-stop di 8 ore per 80 indimenticati video dell’era MTV. Ogni film è un mondo, ogni proiezione è un incontro, ogni suono è un'immagine!” (Juanita Apraez Murillo). Il concorso, ricco di 10 anteprime assolute per l’Italia, si articolava in tre sezioni: LONG PLAY / lungometraggi, 7INCH / corti, SOUNDIES / videoclip, oltre ad una rassegna non competitiva dal titolo Rising Sound, cui si aggiungevano un premio del pubblico e un Premio Trollbeads-Giuria Torino.

[tutti i premi delle edizioni #SYS1 - #SYS6 in Appendice; n.d.r.].

 

 

#SYS2 2016

Sotto la direzione artistica di Murizio Pisani, #SYS2 “vuole consolidare il proprio ruolo di outsider tra gli appuntamenti cinematografici italiani. Il cinema musicale sta vivendo una stagione florida, […] Festival come In-Edit a Barcellona e South by Southwest di Austin hanno posto all’attenzione del pubblico questo genere di cinema che è sempre stato considerato “minore”. (Pisani). Svoltosi dal 25 al 28 febbraio 2016 nelle 3 sale del Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema, con anteprima da red carpet alla Cavallerizza (con Philip Cohen Solal e Mark Reeder), #SYS2 ha proposto oltre 80 titoli, divisi nelle tre sezioni del concorso già decise in #SYS1, aumentando la proposta con due rassegne, Music Is The Weapon e Into The Groove con anteprime o retrospettive di assoluto livello.

 

#SYS3 2017

#SYS3 si è svolto ancora nelle sale del Cinema Massimo, dal 27 gennaio al 4 febbraio 2017. Se il carattere del Festival è rimasto immutato rispetto alle prime due edizioni, #SYS3 ha allungato la sua durata (da 4 a 9) e raggiunto nuovi obiettivi: oltre 70 proiezioni, il Premio Distribuzione quale incontro/raccordo tra due realtà cinematografiche #SYS e la Lab 80 Film: “Una collaborazione rivolta al settore industry, 7 agli esercenti e al sistema di distribuzione italiano, un passo avanti nel desiderio del Seeyousound di non essere solo un evento estemporaneo ma piuttosto una rampa di lancio permanente di film a tematica musicale che altrimenti non avrebbero modo di circolare in sala.”. “Il pubblico in sala è raddoppiato dalla prima alla seconda edizione e, durante l’anno passato, le proiezioni che mensilmente organizziamo al cinema Massimo hanno confermato il trend, registrando frequenti sold out. I media ci dedicano spazi e attenzione sempre maggiori, sia in Italia che all’estero. Produttori e distributori cinematografici stanno certificando l’autorevolezza del progetto affidandoci le première italiane delle loro pellicole. Gli investimenti degli sponsor sono quadruplicati rispetto ad un anno fa, arrivando a coprire il 98% del budget: praticamente un case history tra i festival cinematografici. Al Museo del Cinema e al Dams, nostri storici partner culturali, si sono uniti anche il Circolo dei Lettori ed il Conservatorio.” (Maurizio Pisani, direttore).

 

#SYS4 2018

#SYS4 IV edizione, si svolge dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018, al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema. 62 i film in programma nei 10 giorni di festival, 44 titoli in concorso nelle sezioni LONG PLAY FEATURE – Lungometraggi (alla memoria di Francesca Evangelisti, scomparsa nel novembre 2017), LONG PLAY DOC - Documentari, 7INCH - Cortometraggi e SOUNDIES – Videoclip; oltre ai premi dei partner quali il Premio Soundtrack Officina Sonora del Bigallo, il Premio Sky Arte, il Premio Torinosette e, ancora, il Premio speciale D.A.M.S.. #SYS4 era arricchito inoltre con le performance live prima dei film o il SYS Club con musica dal vivo in attesa delle proiezioni. L’edizione di #SYS4 (forse la migliore fra tutte) si caratterizzava per le proposte della ricca rassegna Into The Groove: “sono ben 10 i titoli che la compongono, 7 dei quali scelti tra le proposte migliori dei festival dell’ultima annata (Cannes e Venezia, In-Edit e IDFA, Toronto e CPH:PIX). Scopriremo (fasi del)la vita di Morrissey e di Don Letts, Ryuichi Sakamoto [Coda, S.N. Schible] , Iggy Pop e Barbara (raccontata da Mathieu Amalric). Infine, Isabelle Huppert in versione cantante sfidare addirittura gli ABBA [Souvenir, B. Defurne]” (Carlo Griseri, curatore). In Into The Groove spiccavano anteprime italiane e internazionali: American Walhalla (con Iggy Pop) e il docufilm su Betty Davis, Betty - They Say I’m Different di Phil Cox (presentato da chi scrive), Two Sevens Clash di Don Letts e la ricca retrospettiva dedicata a Tony Palmer (in giuria) con i suoi lavori su Dmitri Shostakovich [Testimony, 1987], su Leonard Cohen Bird On A Wire (1974) e All My Loving (1968, con Cream, Jimi Hendrix, Frank Zappa, The Who, Pink Floyd e The Beatles).

Scrive il direttore di #SYS4 Maurizio Pisani: “Music Comes Alive: Organizzare Seeyousound è come affrontare un viaggio: ci si incammina con un obiettivo, per strada si affrontano imprevisti e cambi di programma e infine, quando si arriva a destinazione, si sta già pensando alla prossima partenza. Dove andremo ora? Il prossimo traguardo è portare Seeyousound in tour per proporre questo progetto ad altri pubblici, in altri contesti. Stiamo lavorando per la prima edizione nomade, che probabilmente vedrà la luce prima della fine del 2018. Un primo passo verso un progetto inedito di festival cinematografico. Saremo ancora una volta innovatori, perché crediamo che le idee siano vincenti quando riescono ad essere catalizzatrici di altre idee. Crediamo nell’unione, crediamo nella diversità e crediamo che da soli si faccia poca strada. Crediamo che gli orizzonti non debbano mai essere sempre e soltanto quelli che siamo abituati a vedere.”.

Sale quasi sempre piene anche alle proiezioni pomeridiane, con il lancio al pubblico delle magliette con il bellissimo logo #SYS4 ad inizio proiezioni.

 

 

 

#SYS5 2019

#SYS5 V edizione, si svolgeva dal 25 gennaio al 3 febbraio 2019, al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema. 93 i titoli in programma nei 10 giorni di festival. I film in concorso nelle sezioni LP DOC (6 titoli); LP FEATURE (6 titoli); 7INCH (10 titoli); SOUNDIES (20 videoclip).

#SYS5 registra il cambio di direzione artistica, con Carlo Griseri alla guida; Maurizio Pisani, nella inedita veste di direttore di SYS Music Film Experience, getta la sua essenza aperta oltre i confini torinesi: “Seeyousound continua ad investire nell’innovazione, portando in sala la musica dal vivo, i dj, le ibridazioni con le altre arti performative e puntando forte sul marketing del pubblico e la fidelizzazione (lo ammetto, molte cose le abbiamo copiate viaggiando e studiando ciò che altrove stanno già facendo con ottimi riscontri). Il nostro pubblico di domani lo coccoliamo oggi. Iniziamo il 2019 a Torino e lo termineremo a Milano, passando per Pisa, Lecce, Palermo e Bologna.”.

Il cambio nella direzione artistica se da un lato conferma la struttura del festival, dall’altro si coglie un sottile mutamento nella cifra stilistica delle scelte

INTO THE GROOVE (sezione diretta da Griseri) è molto ricca, spazia dalla vita di Whitney Houston [Whitney, K. MacDonald, 2018] alla storia della rivista Rolling Stone [B. Foster, A. Gibney, 2017], da Hansa Studio: By The Wall 1976-1990 [M. Christie, 2018. David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode, Nick Cave, U2, Einsturzende Neubauten, Nina Hagen: al mondo esistono pochi studi di registrazione che hanno ospitato una lista di musicisti così eccezionale come gli Hansa Studios di Berlino] ad Astor Piazzolla [The Years Of The Shark, D. Rosenfeld, 2018] alla electric Berlin by night [Symphony Of Now, J. Schaff, 2018], al mitico club Studio 54 di New York (M. Tyrnauer, 2018). Un paio di fiction arricchiscono la sezione: il musical Basmati Blues (D. Baron, 2018, con l’Oscar Brie Larson e Donald Sutherland) e la proposta indie The House of Tomorrow (P. Livolsi, 2017 con Ellen Burstyn). Ma la chicca della rassegna è stata forse Songs With Other Strangers di Vittorio Bongiorno, 2010-18: “Ottobre 2010. Nove straordinari musicisti (Hugo Race, John Parish, Rodrigo D’Erasmo, Stef Kamil Carlens, Manuel Agnelli, Steve Wynn, Giorgia Poli, Cesare Basile, Marta Collica) si incontrano per qualche giorno per provare alcune canzoni da portare in giro per l’Italia.”.

Poi la sezione MUSIC IS THE WEAPON, diretta da Juanita Apràez Murillo che scrive: “MUSIC IS THE WEAPON che per la seconda volta torna a Seeyousound è una rassegna composta da 6 film che raccontano di momenti in cui la musica si è saldata alla storia, riferendo di tempi turbolenti e periodi oscuri del passato recente, come il concerto impossibile che gli Iron Maiden suonarono a Sarajevo durante il lungo assedio del 1992 - 96 in Scream For Me Sarajevo; o la “Woodstock brasiliana” organizzata nonostante la dittatura militare e diventata il simbolo di un’intera generazione in Taking Iacanga. In Let Fury Have The Hour un’altra generazione soffocata da politiche imperialiste, qualche anno più tardi, trova nella musica e nell’arte la “risposta creativa”. In Ethiopiques - Revolt of the Soul, scopriamo un tesoro musicale salvato dall’oblio in cui la musica si fa ponte tra tempi e spazi. Satan & Adam è una celebrazione del potere trasformativo della musica. Nel biopic Sing Your Song ci viene rivelata la straordinaria vita del cantante e attivista Harry Belafonte, la cui celebre frase «you can cage the singer but not the song» trasmette che la musica, impareggiabile forma di manifestazione politica, non vacillerà mai.”.

 

#SYS6 2020

#SYS20, programmato dal 21 febbraio al 1 marzo a Torino, con un programma molto ricco (con le proiezioni al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema) è stata funestata dall’Emergenza Coronavirus, come del resto gran parte degli eventi mondani avvenuti in Italia in quelle settimane. Ma l’edizione 2020 di SEEYOUSOUND, con un ospite molto atteso – Julien Temple – e con una risposta entusiastica del pubblico, ha premiato ugualmente i suoi vincitori. Dopo soli 3 giorni dall’inaugurazione, #SYS20 si è dovuto interrompere per i provvedimenti attuati per l’emergenza Coronavirus, ma il direttore Carlo Griseri e i curatori delle sezioni competitive hanno deciso comunque di consultare i giurati chiamati a giudicare i film in concorso e dare il giusto riconoscimento alle opere considerate meritevoli. L’interruzione forzata del festival, però, non ha fermato gli appassionati, i quali, con gli operatori del settore culturale, hanno scelto di sostenere il festival dando il via ad una campagna di crowdfunding. L’obiettivo di questa raccolta fondi, assolutamente spontanea, è “tornare presto a spegnere le luci in sala, alzare di nuovo il volume e proporre eventi e proiezioni in pieno stile SYS“. Strutturata come le precedenti edizioni, #SYS20 ha fornito una panoramica globale nella sezione INTO THE GROOVE (diretta da Griseri), spaziando da Julien Temple all’Islanda di Bjork, da Kate Nash a Massimo Zamboni per proseguire con Ara Malikian, passando per il documentario su Merce Cunningham e per finire ai New Order, un viaggio autenticamente planetario.

TRANS GLOBAL EXPRESS Rising Sound (diretta da Juanita Apràez Murillo) guarda all’Africa e alla sua variegata sorgente sonora in chiave antropologico-culturale per spaziare in altri continenti sonori (Zambia, Lagos, Addis Abeba, Niger ma anche Lisbona, Afghanistan e Amazzonia).

 

 

Appendice. Tutti i premi delle edizioni da #SYS1-2015 a #SYS6-2020

 

#SYS1-2015

 

Premio LONGPLAY a Kidd Life di Andreas Johnsen (Danimarca).

Motivazione: L’opera viene premiata per la storia raccontata, che evidenzia il complicato rapporto tra un giovane b-boy e la fama ottenuta in brevissimo tempo con la sua band hip-hop. Un interessante racconto che riflette sulla condizione dell’essere artisti nel 2014.

 

Premio 7INCH a Alan Vega - Just a million dreams di Marie Losier (Francia).

Motivazione: Il film vince per la capacità di intrecciare ironia, contraddizioni e gesti quotidiani in un’opera compatta e sentita ma mai scontata.

 

Premio “Nicola Rondolino” ad Albedo “Higgs” di Ivana Smudja (Italia).

 

Premio del pubblico va a Big sun di Christophe Chassol (Francia).

 

Premio Trollbeads - Giuria Torino al miglior racconto per immagini a Wendeklang - in this place called techno di Rolf Lambert (Germania).

 

 

 

#SYS2-2016

 

Premio LONGPLAY a Miss Sharon Jones! di Barbara Kopple (Usa).

Motivazione: “Abbiamo scelto questo film perché siamo stati particolarmente commossi dal coraggio, dalla determinazione e dallo spirito della protagonista Sharon Jones nell’affrontare una così difficile circostanza. Inoltre siamo stati impressionati dall’abilità tecnica e dalla sensibilità delle riprese che hanno saputo creare una connessione intima, calda, spontanea e fortemente emotiva con il personaggio; infine, siamo stati molto ispirati dalla solidarietà e dall’etica dei Dap Kings e dal potere taumaturgico e terapeutico della musica.”

 

Premio 7INCH a Joao Batista di Rodrigo Meireles (Brasile)

Motivazione: Per la capacità di rappresentare un individuo che si trasforma in metafora di un’intera società e svela aspetti nascosti della vita, senza mai cedere alla retorica dello sguardo, ma anzi sfruttando le potenzialità di una messa in scena originale e ricca di tensione.

 

Menzione Speciale:

Aubade di Mauro Carraro (Italia).

Per la delicatezza e sapienza tecnica nel rappresentare una realtà mista a sogno, sposando la melodia ad un’immagine che insegue il bello, senza mai cadere nelle trappole dell’estetizzazione.

 

Concorso SOUNDIES (VIDEOCLIP)
Il Premio Nicola Rondolino al migliore dei videoclip a:

Fantasia Dei Fur Voice di Pablo Maestres (Spagna/Francia)

Motivazione: Versione surreale di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, colpisce per la vitalità, l’invenzione continua e la qualità dell’art direction. Inquietante senza mai essere lezioso, chiude coerentemente il suo cerchio narrativo.

 

Menzione Speciale:

Back On My Feet di L. Balafas & G.N. Zervakis (Grecia)

Tra realismo e richiami alla cultura tradizionale greca, un ritratto potente di un tema di bruciante attualità.

 

 

ROLLING STONE Original Soundtrack Award targa Rolling Stone a:

Monsterimies (Monsterman) di Antti Haase (Finlandia) “per la potenza e il pathos dei brani alternati a frammenti originali che diventano leitmotiv della colonna sonora”.

Menzione Speciale: Joao Batista di Rodrigo Meireles (Brasile) “per l’originalità nell’utilizzo della musica all’interno della narrazione: dall’impatto dei rumori del lavoro alla diffusione delle canzoni nel traffico la contaminazione dei suoni accompagna e disegna la figura del protagonista”.

 

Vincitore Best Music Video Categoria Dams:

Grimey di Isabella Gallo (Italia) “Per l’abile utilizzo di luoghi consolidati del videoclip moderno”.

Premio VIDEOCLIP PIEMONTE SYS a Vanilla Cola di Andrea Daddi (Italia).

 

Premio MIGLIORE ANIMAZIONE a Aubade di Mauro Carraro (Italia) “per l’equilibrio fra musica e immagini che è in grado di creare un rapporto stretto fra forma e suono, per il continuo passaggio fra sogno e realtà, per la bellezza dello stile grafico, e per la poesia non retorica di tutta l’opera.”.

Menzione Speciale: Knock Knock di Andril Kovalov “per l’originalità dell’idea che coniuga l’animazione con lo storytelling della canzone.”.

 

Premio TROLLBEADS assegnato al miglior storytelling tra gli otto lunghi del concorso a: Miss Sharon Jones! di Barbara Kopple (Usa) “per la capacità di raccontare una vicenda professionale e umana superando i limiti del biografismo rimandando a significati umani più ampi.”.

Menzione: Sicily Jass di Michele Cinque (Italia) “per la chiarezza espositiva e la ricerca rigorosa delle fonti allo scopo di raccontare una storia pressochè sconosciuta.”.

 

Il PREMIO DEL PUBBLICO ha premiato come miglior film Bloed, Zweet En Tranen (Blood, Sweat & Tears), di Diederick Koopal (Olanda).

 

 

 

#SYS3-2017

 

Premio BEST FEATURE FILM a Oleg y las Raras Artes di Andres Duque (Spagna).

Motivazione: “Per l’attenta e accurata costruzione cinematografica e la visione lucida nel produrre un essenziale e toccante ritratto del compositore recentemente scomparso, traboccante del potente spirito della musica.”

 

Premio BEST SHORT FILM a Superimpose di Daniel Kaufman (Usa).

Motivazione: “In 27 minuti di narrazione perfettamente orchestrata, Superimpose è capace di tenere insieme la passione per la musica con le piccole, grandi storie dei personaggi che racconta. Il risultato è un “coro mondiale”, la scoperta di voci di diverse culture, che provano – ancora una volta – la sostanza profondamente umana della musica. Di qualsiasi musica.”

 

Premio BEST MUSIC VIDEO Nicola Rondolino a Gosh (Jamie XX) di Romain Gavras (Francia).

Motivazione: “Per la straordinaria visionarietà, l’estrema originalità e la potenza delle soluzioni scenografiche e coreografiche.”

 

Altri Premi:

Premio del Pubblico – DIPLOMATICO AUDIENCE AWARD a Born to be Blue di Robert Budreau (Canada, 2017).

 

ROLLING STONE Original Soundtrack Award ha assegnato il premio a  Stronger Than Bullets di Matthew Millan.

Motivazione: “Per il forte valore sociale rappresentato dalla musica, per l’unione perfetta e l’interazione armoniosa tra immagini e suoni e per il nobile ruolo interpretato dalla cultura all’interno della lotta umana per costruire un mondo migliore.”

 

Premio TROLLBEADS – BEST STORYTELLING a In Pursuit of Silence di Patrick Shen (Gran Bretagna)

Motivazione: “Il successo, tema conduttore della sezione Long Play di questa edizione di Seeyousound, è un soggetto complicato, che sovente ha a che fare con il chiasso e il trambusto. Andando contro corrente, abbiamo scelto il silenzio, rappresentato da un film che raccontando il silenzio celebra in realtà la musica e il suono. Difficile descrivere il silenzio: si tratta di un concetto complesso, oggi quasi astratto. Il film che premiamo, in modo per certi versi spirituale e per altri pedagogico, riesce a raccontare il silenzio rendendolo concreto e trasformandolo in un’emozionante esperienza sensoriale.”.

 

Premio DAMS –  DIRECT A MUSIC SHORT a Digital Devil Saga di Andrea Leonessa (Italia, 2017).

Motivazione: “Per la sua spiccata originalità e per la capacità di intrecciare un vibrante campionario musicale ad un flusso di immagini composte in modo intrigante e dirompente che catturano l’attenzione dello spettatore e lo immergono in una dimensione simbolica in cui la sovrapposizione tra virtuale e reale sembra finalmente svanire.”

Menzione Speciale: Fracture di Francesca Giuffrida (Italia, 2017)

Motivazione: “Il lavoro è molto ben curato dal punto di vista visivo e musical. Il rapporto tra musica e immagini e molto forte e grazie all’ottima coreografia scritta per i due attori il risultato è un prodot Respirare dei Subsonica to credibile e coinvolgente.”

 

Premio LAB 80 a Oleg y las Raras Artes di Andres Duque (Spagna, 2017).

 

 

 

 

#SYS54-2018

 

Premio LONGPLAY FEATURE “Francesca Evangelisti” a Song of Granite di Pat Collins (Irlanda, 2017). Motivazione: “Un film forte dal punto di vista visivo, con una straordinaria fotografia che, soprattutto nelle crepuscolari scene iniziali, ricorda quella neorealista di Aldò ne La terra trema di Visconti. Il bianco e nero è simbolo di un messaggio politico tuttora attuale, che testimonia il senso di spaesamento di Joe Heaney, raccontato attraverso la sua poesia trasformata in canzoni.”.

Menzione Speciale: a Band Aid di Zoe Lister-Jones (Usa, 2017) “Per la capacità di ricoprire con talento il ruolo di regista, attrice, sceneggiatrice, autrice delle musiche e produttrice che Zoe Lister-Jones ha dimostrato nella sua opera prima.”.

 

Premio Best Documentary Film sezione LONG PLAY DOC a Silvana di Mika Gustafson, Olivia Kastebring e Christina Tsiobanelis (Svezia, 2017). Motivazione: “Pur trattando temi controversi ed espliciti il film si manifesta con notevole capacità di espressione cinematografica. Poiché i grandi documentari spesso parlano di persone, è da rimarcare l’importanza di una storia d’amore che infonde speranza in un mondo ostile. L’aver affrontato tutto ciò narrata con grande delicatezza e sentimento merita ammirazione e rispetto. La musica, per nulla simpatetica, diventa testimonianza di questa difficoltà.”.

Menzione Speciale: a Hìbridos, the Spirits of Brazil di Vincent Moon e Priscilla Telmon (Francia/Brasile, 2017) “Un film particolarmente bello in cui spicca lo sguardo intimo del regista e la sua capacità di trasportarci in situazioni normalmente poco accessibili. Un’abilità, questa, di solito trascurata e sottovalutata.”.

 

Premio BEST SHORT FILM 7 INCH a Mixteip di Teemu Åke (Finlandia, 2016). Motivazione: “Tutti abbiamo avuto una o più compilation che hanno segnato dei momenti importanti della nostra vita. Mixteip parte da questa idea per svilupparla con folgorante ironia e con virtuosismo di linguaggio.”.

Menzione Speciale: a The Burden di Niki Lindroth von Bahr (Svezia, 2017) “La depressione è un magnifico soggetto. The Burden lo illustra con una messa in scena felicemente alienata e una creazione musicale altrettanto adeguata. Da vedere il lunedì mattina prima di andare a lavorare.”.

 

Premio BEST MUSIC VIDEO Nicola Rondolino a Rushing Guy Lim di Giorgio Calace e Karol Sudolski (Italia, 2017). Motivazione: “I registi scelgono di usare un espediente tecnologico come il morphing che nelle loro mani si trasforma in uno strumento in grado di creare una forma di rara sensibilità estetica e con un impatto straniante. Attraverso una sensibilità fotografica e la perfezione dei tempi di sincronizzazione ipnotici, anche la semplicità della messa in scena risulta in grado di far emergere l’elemento musicale con efficacia.”.

Menzione Speciale: a Radiart Vessels di Hand Held Cine Club (Gran Bretagna, 2017) “L’originale idea di trasformare un videoclip in un breve film dal carattere meta-cinematografico non poteva che essere menzionata da questa giuria.”.

 

Premio DISTRIBUZIONE LAB 80 a When God Sleeps di Till Schauder (Usa / Germania, 2017). Motivazione: “Per la capacità di raccontare con il linguaggio del documentario uno scenario socio-politico complesso, attraverso la figura di un musicista che sceglie di sostenere le proprie idee a costo dell’esilio, offrendo la sua musica come voce della rivolta. Il coraggio e l’impegno sociale del regista sono avvalorati da una forte componente creativa e da uno sviluppo narrativo dinamico che coinvolge lo spettatore e stimola la riflessione.”.

 

Premio TORINOSETTE a Band Aid di Zoe Lister-Jones (Usa, 2017) Motivazione: “Per la capacità di raccontare in modo ironico e non banale le dinamiche relazionali di una coppia contemporanea, dove la musica, accompagnando e sostenendo il processo di maturazione e crescita dei due protagonisti, diventa terreno di incontro per superare l’incomunicabilità. Nota di merito per Zoe Lister-Jones, che si destreggia con abilità fra i ruoli di produttrice, regista, attrice e compositrice dei brani del film.”.

Menzione Speciale: a The Song of Scorpions di Anup Singh (Svizzera / Francia, 2017) “Perché restituisce alla musica valori sacri e spirituali dimenticati dalla cultura contemporanea, che invece spesso la considera un mero prodotto commerciale.”.

 

Premio SPECIALE DAMS DIRECT A MUSIC SHORT a Haze - Body di Marco Morelli (Italia, 2017) “Il video coglie un attimo della vita quotidiana in cui la stessa vita, seppur per poco, si ferma e si ha piacere. Il fatto che sia uomo o donna il personaggio del video non importa. Visualizzato in maniera non banale e consueta, il gesto si collega alla scomposizione delle inquadrature e del montaggio con immagini a intermittenza. Frammenti di corpo, valorizzati dalla musica.”.

 

 

 

#SYS5-2019

 

Premio BEST FEATURE FILM “Francesca Evangelisti” a Gundermann di Andreas Dresen (Germania, 2018)

Motivazione: “La giuria ha apprezzato il pungente lavoro sul trattamento del suono e della colonna sonora e su come le canzoni di Gundermann sono state utilizzate in supporto alla narrazione”.
Menzione Speciale: a Village Rockstars, di Rima Das (India, 2017) “Il film sembra uscito dal nulla: è stato girato in una regione povera, trascurata dall’industria dell’India, che sappiamo essere un paese molto vasto.”.

Premio Best Documentary Film sezione LONG PLAY DOC a Rude Boy: The Story of Trojan Records di Nicolas Jack Davis. Motivazione: “racconta del contributo della musica caraibica alla cultura britannica.”.

Menzione Speciale: Gurrumul di Paul Damien Williams (Australia).

 

Premio BEST SHORT FILM 7 INCH a Juck di Olivia Kastebring, Julia Gumpert e Ulrika Bandeira (Svezia, 2018). Motivazione: “Un film fatto da una donna, su una donna, per la donna”, un film “Originale, innovativo, eccitante, coinvolgente, forte”.

 

Premio BEST MUSIC VIDEO Nicola Rondolino a Yesterday’s Wake dei Son Lux di Marek Partyš.

Menzione Speciale: a Respirare dei Subsonica di Donato Sansone (Italia).

 

Altri Premi:

Premio BEST SOUNDTRACK a Le Grand Bal di Laetitia Carton (Francia, 2018).

Motivazione: “Perché mostra una forte capacità di costruire – attraverso un’esposizione attenta e poetica, sorretta da un buon lavoro di presa diretta e da una postproduzione accurata – un racconto che trascende la semplice rappresentazione del vero e indaga sull’intimità dei personaggi. In quel mentre le loro testimonianze vengono sorrette dalla colonna sonora che diventa parte integrante della narrazione, una vera e propria storia”.

 

Premio Sky Arte a Piazzolla – The Years of the Shark di Daniel Rosenfeld (Argentina, 2018).

Motivazione: “per aver saputo raccontare la storia di uno dei più grandi artisti musicali del secolo scorso.”.

 

Premio TORINOSETTE a João, O Maestro di Mauro Lima (Brasile, 2017)

Motivazione: “Per aver saputo rappresentare una passione totalizzante capace di eliminare il confine tra bene e male; per la fedeltà all’ossessione per la musica del protagonista e una tecnica ordinata e feroce come una partitura di Bach.“.

 

 

 

#SYS6 2020

 

Premio LONGPLAY FEATURE “Francesca Evangelisti” a To Live To Sing di Johnny Ma (Cina/Francia/Canada, 2019). Motivazione: “Il film raccoglie e trasmette un’eredità culturale significativa, quella dell’Opera di Sichuan, articolando un racconto in cui tradizione e contemporaneità, tensione narrativa ed emotiva, procedono sullo stesso binario grazie alla musica. Il sonoro non è mai un semplice supporto alle immagini, ma è l’intuizione da cui scaturisce l’impianto narrativo.”.

Menzione speciale: Days Of The Bagnold Summer di Simon Bird (Gran Bretagna, 2019) “l’opera, pur utilizzando una struttura narrativa nota, è capace di interessanti variazioni creative, anche, e soprattutto, grazie alla musica. L’elevata qualità della scrittura genera una storia dalla forte intensità emotiva.”.

 

Premio BEST DOCUMENTARY FILM 2020 a Daniel Darc - Pieces Of My Life di Marc Dufaud e Thierry Villeneuve (Francia, 2019). Motivazione: “Una storia emotivamente potente che mette al proprio servizio cinema e musica in pari misura, così da tradurre in film opere e vita di un artista. Nell’impeccabile repertorio creato, selezionato e montato da Dufaud e Villeneuve, suono e immagini procedono di pari passo trasformando il vissuto in storia condivisa. I cineasti, oltre a raccontare l’incredibile talento di Daniel Darc, ne hanno realizzato un ritratto personale per piangere la perdita di un amico molto caro senza mai cadere nel sentimentalismo, dando allo spettatore un’occasione privilegiata nel poter trascorrere tempo prezioso con lui e con il suo lirismo poetico.”.

Menzione speciale: The Changin’ Times Of Ike White di Daniel Vernon (Usa/Gran Bretagna, 2019) “La storia di Ike White è a dir poco sorprendente e dà allo spettatore la sensazione di partecipare allo svelamento di un mistero. Il regista ha avuto coraggio nell’intraprendere la realizzazione di un film in cui l’inaspettato diventa un punto di forza e mai un ostacolo a una narrazione che rende il cinema aperto alla vita.”.

 

Premio BEST SHORT FILM 7 INCH a La Chanson di Tiphaine Raffier (Francia, 2018). Motivazione: “Per aver raccontato in modo potente ed efficace la difficoltà di una vita anticonformista nel contesto di un apparentemente perfetto paradiso occidentale, e per aver inserito nella diegesi inserti musicali creativi, interessanti nella loro potenziale autonomia rispetto all’opera.”.

Menzione speciale: Journey Through A Body di Camille Degeye (Francia, 2019) “Per aver reso evidente l’abisso esistente tra una ricerca artistica che rifiuta ogni confine e una burocrazia arida e spietata, apparentemente creata per uccidere i sogni. Il film riflette inoltre l’importanza della musica per i suoi artefici e produttori.”.

 

Premio BEST MUSIC VIDEO Nicola Rondolino a Joseph In The Bathroom - Sam Tudor di Lucas Hrubizna (Canada, 2019). Motivazione: “Per l’idea potente e coinvolgente resa da immagini poetiche e iconiche. L’aspetto tecnico è impeccabile e merita un punto in più per il messaggio sociale. Un videoclip elegante in modo non convenzionale.”.

Menzione speciale: Natural Born Killers (James Massiah) di Ian Pons Jewell (Gran Bretagna/Argentina, 2019) “Natural Born Killers è un video conturbante e accattivante che vuoi vedere e rivedere e inoltre abbiamo apprezzato il messaggio riguardo al cambiamento climatico".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luciano Viotto
Inizio pagina