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23 Aprile 2017

Piemonte Jazz Festival: Tom Harrell Piemonte Jazz Festival: Tom Harrell Aprile 2017, Torino, Jazz Club


Logo_piemonte_jazz_festivalUn Festival Jazz in Piemonte? E’ più di una scommessa: legare il territorio ad una rassegna itinerante che possa offrire uno sguardo all’attualità del jazz, aperto ad orizzonti lontani (la tradizione) in grado di esplorare nuovi linguaggi, declinati in una sintesi di modernità e innovazione. L’idea e la base solida di questa iniziativa, varata l’8 aprile scorso, è il frutto di un sapiente lavoro condotto dal Consorzio Piemonte Jazz (CPJ), nato nella primavera 2016, che raccoglie le più importanti realtà piemontesi che con la loro attività perseguono da molti anni la finalità di divulgare il jazz non solo con i concerti, ma con una molteplicità di iniziative per nutrire la passione, suscitare curiosità per i giovani, far emergere gli artisti del futuro.  

 

Piemonte Jazz Festival

 

Questa “novità” ha spinto il Maestro Ugo Nespolo (grande appassionato, nella foto a destra) ad offrire con sincera liberalità il disegno per un logo-manifesto (come dimenticare i suoi disegni per i JVC Jazz Festival torinesi degli anni ’90?). La mission del CPJ si nespdistingue nel panorama italiano per una snella ma efficace struttura organizzativa, capace di connettere decine di associazioni, club, scuole di jazz: di qui la scommessa attraverso la condivisione dell’obiettivo comune di salvaguardare le radici del jazz piemontese (e non solo), recuperandone le matrici originarie che nella regione non sono mai state estirpate. Bastino i nomi dei maestri Gianni Basso, Dino Piana, Oscar Valdambrini, Gianni Coscia e alcuni dei grandi artisti che si sono imposti negli ultimi anni (tra cui Bosso, Boltro) e a coloro che hanno “praticato” il jazz all’origine della loro diversa carriera: Paolo Conte e Piero Peter Angela.

 

Includere per allargare, condividere passioni, ri-scoprire l’essenza di una musica che si è fatta cultura materiale: a Torino (con la rassegna Jazz x Torino dal 1985 al 1990, tra le altre), ad Alessandria, Valenza, Alba, Biella e anche oltre i confini (in Liguria e in Val Don_Menza-1d’Aosta). Dopo cinque anni di jazz vissuto in gran parte concentrato nella settimana del Torino Jazz Festival, (ormai svaporato, nonostante le cospicue risorse impiegate, almeno 6 Meuro in 5 anni) dalle dubbie ricadute sul piano culturale, la prospettiva aperta dal CPJ può lasciare lo spazio ad una diversa fruizione del jazz non solo in chiave torinocentrica? La risposta che il Consorzio PJ fornisce è innanzitutto culturale e con contenuti nuovi, aperta al dialogo con tutti i soggetti (istituzionali e non) si concretizza con un vero Piemonte Jazz Festival (PJF), aperto l’8 aprile con il sax di Don Menza (nella foto a sinistra) al Jazz Club Torino e che annuncia l’arrivo di un artista del calibro di Tom Harrell con il suo quartetto.

 

Tom Harrell Quartet: Jazz Club Torino, giovedì 27 aprile.

 

Tom Harrell, (Urbana, Illinois, 1946) è uno dei trombettisti più originali che il jazz abbia espresso dagli anni ’70. Dopo aver sconfitto (non del tutto) la schizofrenia, è cresciuto alla scuola di Woody Herman prima e di Horace Silver poi. Nel 1983 incontra Phil Woods e Tom Harrell Quintetcollabora con una miriade di leader (tra gli altri, Lee Konitz, George Russell, Jim Hall, Sheila Jordan, Helen Merrill, Charlie Haden Liberation Music Orchestra). Dal 1989 haformato un proprio gruppo e inciso prima per la RCA, poi per altre label (Criss Cross, SteepleChase, Chesky e HighNote). Il suo linguaggio esprime forme misurate, con note distillate in un riserbo austero quanto energico, più raffinato con il flicorno dove scolpisce un suono modellato che evoca in alcuni fraseggi il soffio di Chet Baker. Il quartetto che lo accompagna al Jazz Club Torino comprende il pianista Danny Grissett, Ugonna Okegwo e il batterista Adam Cruz.

Luciano Viotto

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