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28 Gennaio 2017 , ,

Warrior Soul + The Lazys Band, Mastribes 25 Gennaio 2017, Bari, Garage Sound


warrior soul bariWarrior Soul "live" al Garage Sound di Bari: americani, in attività dalla seconda metà degli anni ’80, fautori  di un hard rock/heavy metal vecchio stile. Una esibizione di un’oretta e mezza durante la quale si è respirata un’atmosfera decisamente anni ’70-’80: un tuffo nell’hard rock e nell’heavy metal primigeni, come non se ne sentono più da tempo, nella sua forma più pura, diretta, meno artefatta. Warrior Soul sono un quartetto dal suono deciso ma pulito, essenziali e allo stesso tempo tecnici (chitarra veramente di livello), non sfociano mai nell’esibizionismo vanaglorioso che contraddistingue molte cose disperse nelle varie sottocategorie del genere. Sapere che c’è ancora qualcuno disposto a portare l’heavy metal nei piccoli club di una città come Bari (bravo Garage Sound per il coraggio) è certamente motivo di conforto per chi, come lo scrivente, crede  che il genere abbia progressivamente subìto un imbarbarimento che ne ha fatto perdere l’essenzialità, la purezza e l’anima guerriera (Warrior Soul, per l’appunto) della prima ora.

 

warrior soul live 5 (1)Ma procediamo con ordine. L’opening act (start alle 22:30 passate!) è affidato a due giovani realtà hard-rock del sud Italia: i primi ad esibirsi sono The Lazys Band (teenagers forse ancora un po’ acerbi, ma dall’avvenire chiaro come il sole), seguiti dai napoletani Mastribes, realtà già più affermata (e con pieno merito) nel panorama hard rock italiano, appena usciti con il loro primo album. E così, verso mezzanotte, finalmente è il turno dei tanto attesi Warrior Soul, bravi fin dalle prime battute a superare le difficoltà “fisiche” dello show in un piccolo club, coinvolgendo il pubblico (esiguo, a dir la verità, data anche la capienza limitata del luogo e la cadenza infrasettimanale) con i loro ritmi violenti.

 

Un’esibizione che ha il grande pregio di mantenere costante il livello di intensità: brilla, ovviamente, la stella del leader e membro fondatore Kory Clarke, che, al netto di qualche dito medio di troppo e del poco rispetto per la strumentazione messa a disposizione dal locale, conserva ancora una capacità vocale invidiabile nonostante la carta d’identità un po’ ingiallita. I momenti di più alto coinvolgimento dello show coincidono warrior soul live 5con i pezzi più famosi della band: Punk & Belligerent (furbamente piazzata al terzo posto nella scaletta), Wasteland, Payback’s a Bitch e Fuck the Pigs (linguaggio non troppo oxfordiano, ma ci sta in testi che parlano di distruzione, apocalisse e lotta al sistema), oltre alla riuscita cover di David Bowie Moonage Daydream. Dopo l’improvviso abbandono del palco, i Warrior Soul rientrano in sala per l’encore, che prevede tre pezzi degni di una chiusura in grande stile: Downtown, The Party e The Drug sono l’acme di uno show divertente, decisamente sui generis e romanticamente nostalgico, lontano dalla plasticità della cultura pop del nuovo millennio. Un’esperienza da ripetere. 

 

Setlist

warrior soul live 5 (4)Drunk Again

Bad News Rock ‘n’ Roll Boyfriend

Punk & Belligerent

Jump of Joy

The Wasteland

Payback’s a Bitch

Generation Graveyard

Moonage Daydream

Rotten Soul

Love Destruction

Fuck the Pigs

Encore

Downtown

The Party

The Drug 

 

Riccardo Resta

Video

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