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4 Agosto 2012 ,

Sharon Jones & The Dap-Kings + Luca Sapio + The Link Quartet 10 Luglio 2012, Circolo Magnolia, Milano


sharon jones live magnolia milanoSharon Jones ero già andata a sentirla due anni fa al Bloom e non potevo mancare anche questa volta. Con la formazione al completo dei mitici Dap-Kings (per chi non lo sapesse, band sia in studio che dal vivo di Amy Winehouse, nonché proprietari e strumentisti della mitica Daptone Records, andate a vedervi i video su You Tube di questo studio di registrazione), ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno che è lei la regina del soul. Canta (non esistono aggettivi), balla come una indemoniata, scherza col pubblico: uno spettacolo nel vero senso della parola. Su un palco di un Magnolia non particolarmente affollato, si mette in scena un vero e proprio ‘Soul Sacrifice’ per usare le parole di Santana. Entrano i Dap-Kings, attaccano e subito le gambe non riescono a stare ferme. Prima spazio alle due coriste che si esibiscono da soliste, e l’idea è proprio quella di una grande famiglia, prima che di una band. Poi è il suo turno, tutta luccicante nel suo abito di paillette, e il pubblico è in delirio. La cosa che impressiona è che passano quasi due ore senza sosta. Il batterista non stacca mai il quattro, è il bassista che fa da ‘direttore d’orchestra’: chiama stacchi, cambi di ritmo e attacchi dei pezzi con un cenno della testa o picchiando il piede per terra e tutto il resto della band capisce al volo cosa deve fare.

 

Prima di Sharon Jones si sono esibiti altri due artisti che meritano una nota. Il primo è Luca Sapio, già Quintorigo, che è andato in America, ha registrato un bel disco soul, e dal vivo ha messo in luce tutta la particolarità della sua voce. E infine i Link Quartet, da Piacenza, band dalla lunga esperienza sia in Italia che all’estero che picchiano forte tra classici dell’hammond beat e brani del loro ultimo disco, il tutto rigorosamente strumentale (e vi assicuro che trovare un gruppo strumentale che non ti disintegri i testicoli dopo pochi pezzi è veramente raro). Insomma, una piacevole serata per gli appassionati di un genere che rimane spesso ancora rinchiuso in piccole nicchie di fedelissimi.

 

Riccardo Grandi

Video

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