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22 Novembre 2022

Petrina – L’Età del Disordine – Release Party Padova, Circolo Nadir, 18 Novembre 2022 18 Novembre 2022, Padova, Circolo Nadir


Parlando dell’ultimo disco di Debora Petrina avevamo concluso accennando alla strepitosa energia dei suoi live act e il riscontro on stage della notte   padovana è stata la classica cartina al tornasole. Per la prima partita, se così possiamo definirla, ha scelto di esibirsi nel confortevole ambito casalingo, una sorta di omaggio alla sua città ed al suo pubblico. Parliamo qui della presentazione ufficiale del nuovo album, “L’Età Del Disordine” il quinto di un filotto praticamente perfetto di dischi che hanno consacrato la Nostra fra le migliori autrici della attuale scena sotterranea italiana. Tutto registrato nel ridotto spazio del salotto di Debora con la compagnia della fedele tastiera Nord Stage rossa e la chitarra viola oltre a cavi e aggeggi di ogni tipo. Gli arrangiamenti in tandem col geniale Jennifer Gentle Marco Fasolo hanno fatto poi la differenza. Le ottime impressioni ricavate dai numerosi ascolti del disco sono state a loro volta riversate sul palco del simpatico e creativo Circolo Nadir, posto in zona abbastanza centrale della bella Padova. A dispetto di una temperatura esteriore non propriamente estiva Petrina ha deciso di presentarsi in tenuta ginnica, come uscita di palestra,    con tanto di shorts, canottiera e senza calzature, perché si sa sul palco si sprigiona calore e non tanto per i faretti puntati sui musicisti. Debora era accompagnata dalla poderosa sezione ritmica dei due Orange Car Crush, Marco Valerio, basso e cori, e Andrea Marie Davì alla batteria. Con un motore a fianco di tale portata Petrina   ha fatto scintille, dimostrando ancora una volta di avere non solo un grande songwriting ma pure una verve esplosiva comune a pochi (e). A tutto questo aggiungiamo come bonus la facilità e la destrezza con la quale intrattiene il pubblico, con simpatici aneddoti più o meno autobiografici e presentazioni delle canzoni davvero singolari. La set-list presentava come era logico l’intero ultimo album, la cosa che spicca di più nel suo live act -2022 è la capacità di improvvisare e cambiare direzione a diverse tracce dalla struttura apparentemente lineare. Succede ad esempio con la sempre irresistibile Cocktailchemico qui rielaborata con una bella intro strumentale e resa più grintosa e tirata, dilatata oltre misura, giusto per esaltare la perizia strumentale della band. Il retaggio culturale di Debora, formato da ascolti di musica contemporanea e più in generale avanguardistica si nota nell’approccio riservato ad alcune tracce, stupenda a proposito Roses Of the Day, di sola voce e chitarra, elettrica però. Testimonianza recente è poi l’interessante album realizzato con Giovanni Mancuso, “Le Nuovo Mondo Symphonies”, per voce e due pianoforti.

Tornando alla notte padovana parliamo di Begonie in apertura di set, che ha subito riscaldato l’audience, sulla stessa linea Ginnastica, che ha giustificato l’originale “mise” della ragazza dalla rossa chioma. Fra le cose più intense preme segnalare Era Ieri e soprattutto Astronauta, dedicata alla nostra Samantha Cristoforetti, prima donna in Europa ad essere comandante della Stazione Spaziale Europea. Una rendition di grande trasporto emotivo, sorta di ballata lunare, sarebbe piaciuta anche a Mr.Spacemen Jason Pierce (Spiritualized) o quantomeno ci piace pensarlo. Nell’iniziale lotto di dodici tracce, molte con rime di grande efficacia,  pure una simpatica canzone/digressione sul Metano, totalmente improvvisata e senza peli sulla lingua, come è giusto che sia. Ma davvero simpatici e gustosi sono stati i racconti e gli estratti e snocciolati dal libretto autobiografico “Se li Sogni Sono Segni” disponibile per il pubblico in tiratura limitata. Il bis, molto applaudito, presenta la breve ma intensa Piccola Cicatrice e la divertente e animata cover Burning Down The House delle Teste Parlanti di Mr. David Byrne, grande estimatore della padovana. La voce perfettamente intonata e ben calibrata di Petrina, unita alla già nota destrezza pianistica, hanno reso possibile assistere a uno show davvero divertente e di grande impatto emotivo. Rimane alfine un mistero, perché simili talenti non abbiano il giusto riconoscimento in ambito nazionale, la colpa vogliamo darla al modo di fruire usa e getta dell’attuale panorama musicale, fatto di ascolti frettolosi e superficiali e alla predominanza di visualizzazioni e followers assortiti che lasciano il tempo che trovano. Il tour di “L’Età Del Disordine” è appena iniziato, siete tranquillamente in tempo a recuperare le nuove date, non vi pentirete della vostra scelta, a costo di fare molti chilometri come capitato in questa occasione al vostro povero (ma felice) cronista.

Ricardo Martillos
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