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5 Novembre 2014 , ,

Jefferson Starship 26 Ottobre 2014, Gracciano Colle Val d’Elsa (SI), Sonar


jeffersonliveE' un percorso dichiaratamente di retroguardia, quello che Paul Kantner sta portando avanti da quando, nei primi anni '90, ha riesumato la sigla Jefferson Starship. Ragione sociale questa, che non è certo la più nobile, ad esser severi, tra quelle di cui l'oggi ultra-settantenne leader ha fatto parte. Un percorso fatto di concerti in location dalla capienza sempre più modesta, di pochi dischi (l'ultimo con canzoni nuove, è appunto ormai vecchio di 20 anni) e che l'ha visto a fianco di sodali di sempre di minor prestigio. Se Grace Slick non c'è più da un pezzo e se anche Marty Balin ha preferito mollare la scialuppa (o se vogliamo, l'astronave), a mantenere alto l'interesse per gli appassionati della più fertile stagione del rock californiano, ci pensa oggi David Freiberg. A ben vedere La presenza dell'ex-Quicksilver Messenger Service nei Jefferson Starship è stata tutt'altro che occasionale, avendo partecipato, insieme alla crema dell'allora assai florida scena, a quel 'Paul Kantner's Jefferson Starhip' che nel '70 diede lo spunto per il nome scelto per la seconda fase della carriera dei Jefferson, iniziata più propriamente nel '74.

 

jeffersonliveUna sigla che ha contraddistinto una serie di dischi, tutti abbastanza ben venduti, ma sempre meno ispirati. Dischi nei quali quasi sempre ritroviamo lo zampino di David Freiberg. L'occasione del tour è data dalla ricorrenza del quarantennale della band ed è chiaro che si tratta di un pretesto per portare in tour, ancora una volta, il vecchio repertorio all'insegna della più pura nostalgia. Va anche detto che la presenza dei due componenti storici è poco più che palpabile. Troppi anni sono passati dai tempi d'oro della psichedelia californiana ed hanno lasciato inevitabilmente il segno. E per quanto il risultato di insieme sia tutt'altro che deludente, non si può non constatare lo scarso apporto fornito sul palco dai due. Entrambi relegati ai flebili, soprattutto Kantner , cori ed alle chitarre ritmiche, le due vecchie glorie della west-coast lasciano in realtà le maggiori responsabilità vocali e strumentali agli altri componenti della band. 

 

jeffersonlive2Alla voce Cathy Richardson, una che la gavetta se l'è fatta con i musical a Broadway e che, avendo già 'impersonato' Janis Joplin, se la cava egregiamente anche nel ruolo di novella Grace Slick. Dietro la batteria siede Donny Baldwin, un altro valido professionista dello strumento, che ci piace ricordare, già nei primi anni '70, nella band di Elvin Bishop e poi con i dimenticati Cold Blood.  Il repertorio proposto indugia, soprattutto nella prima parte del concerto, sul repertorio più radiofonico dei Jefferson Starship (Miracles, Ride The Tiger), mentre i classici più attesi e di ben altra pasta - quelli del repertorio dei Jefferson Airplane - vengono quasi tutti riservati per il finale. Nessuna delusione dunque, per chi ha raggiunto la provincia senese per ascoltare ancora una volta brani mitici come Get Together (cantata da Freiberg), Wooden Ships, o Somebody To Love. Il concerto è terminato dopo due ore nel complesso più che piacevoli, culminate in una tiratissima versione di Volunteers.

Filippo Tagliaferri
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