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25 Aprile 2015 ,

Francesco De Gregori 24 Aprile 2015, Bari, Teatro Team


124386.jpg.origTeatro Team pieno. Come sempre Bari riserva al Principe un'accoglienza calorosa, anche stavolta in occasione del suo nuovo "VIVAVOCE Tour". A parte i soliti che arrivano quando tutto sta per iniziare e che sono li' solo per attestare la loro presenza. Francesco De Gregori é d'assalto sino dalle prime battute e prende in giro se stesso e la critica quando annuncia che il rock iniziale e' solo per 'scaldarsi' e che poi arriveranno i pezzi 'mosci', quelli da cantautore. Ma e' evidente che si diverte, che e' in piena sintonia con la band e che gli sguardi che Guglielminetti lancia ai suoi, sono come punte di spillo per  spronare a dare il meglio. Degregori pesca dal suo immenso repertorio e regala perle; ma quello che colpisce e' la sicurezza vocale, proprio lui che aveva affermato in qualche intervista che 'cantare bene' non e' poi cosi' importante. Ma forse doveva solo giustificare le sempre evidenti stonature di Jovanotti o di qualche altro bluff della musica italiana. 

 

degregoriDovendo indicare i momenti piu' alti dell'intero concerto si deve necessariamente far riferimento ai propri gusti ma crediamo che Un guanto, Vai in Africa Celestino, Cose Atlantide riescano a mettere tutti d'accordo. Grande spirito da parte di tutta la band (Guido Guglielminetti, basso e contrabbasso), Paolo Giovenchi (chitarre), Lucio Bardi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Alessandro Arianti (hammond e piano), Stefano Parenti (batteria), Elena Cirillo (violino e cori), Giorgio Tebaldi degregori1(trombone), Giancarlo Romani (tromba) e Stefano Ribeca (sax) e va sottolineato che il contributo della sezione fiati ha dato nuovo vigore a molti dei brani. Della centralita' armonica del violino si sapeva gia'. Divertente siparietto quando dal pubblico arriva un 'Francesco, ti voglio bene!!' e De Gregori risponde "Anche io": forse il pubblico dovrebbe riascoltarsi Guarda che non sono io.... pero' il suo amore e' sempre carino da sentire, almeno in teatro. Tre i bis e alla fine tutti sembravano davvero contenti. Per noi era il quindicesimo concerto di Degregori. Ma di certo non l'ultimo.

Giovanni Porta
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